Levitico

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INDICE

  • CAPITOLO 1
  • CAPITOLO 2
  • CAPITOLO 3
  • CAPITOLO 4
  • CAPITOLO 5
  • CAPITOLO 6
  • CAPITOLO 7
  • CAPITOLO 8
  • CAPITOLO 9
  • CAPITOLO 10
  • CAPITOLO 11
  • CAPITOLO 12
  • CAPITOLO 13
  • CAPITOLO 14
  • LEVITICO – 1

    1Il Signore chiamò Mosé, gli parlò dalla tenda del convegno e disse:
    2«Parla agli Israeliti dicendo: “Quando uno di voi vorrà presentare come
    offerta in onore del Signore un animale scelto fra il bestiame domestico, offrirete un capo di bestiame grosso o
    minuto. 3Se la sua offerta è un olocausto di bestiame grosso, egli offrirà un
    maschio senza difetto; l’offrirà all’ingresso della tenda del convegno, perché sia
    accetto al Signore in suo favore. 4Poserà la mano sulla testa della vittima, che
    sarà accettata in suo favore per compiere il rito espiatorio per lui. 5Poi
    scannerà il giovenco davanti al Signore, e i figli di Aronne, i sacerdoti, offriranno il sangue e lo
    spargeranno intorno all’altare che è all’ingresso della tenda del convegno.
    6Scorticherà la vittima e la taglierà a pezzi. 7I figli del
    sacerdote Aronne porranno il fuoco sull’altare e metteranno la legna sul fuoco; 8poi i
    figli di Aronne, i sacerdoti, disporranno i pezzi, la testa e il grasso sulla legna e sul fuoco che è
    sull’altare. 9Laverà con acqua le viscere e le zampe; poi il sacerdote
    brucerà il tutto sull’altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in
    onore del Signore.
    10Se la sua offerta per l’olocausto è presa dal bestiame minuto, tra le pecore o
    tra le capre, egli offrirà un maschio senza difetto. 11Lo scannerà al lato
    settentrionale dell’altare, davanti al Signore. I figli di Aronne, i sacerdoti, spargeranno il sangue
    attorno all’altare. 12Lo taglierà a pezzi, con la testa e il grasso, e il
    sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul fuoco dell’altare.
    13Laverà con acqua le viscere e le zampe; poi il sacerdote offrirà il tutto e lo
    brucerà sull’altare: è un olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore
    del Signore.
    14Se la sua offerta in onore del Signore è un olocausto di uccelli, presenterà
    tortore o colombi. 15Il sacerdote presenterà l’animale all’altare, ne
    staccherà la testa, la farà bruciare sull’altare e il sangue sarà spruzzato sulla
    parete dell’altare. 16Poi toglierà il gozzo con il suo sudiciume e lo
    getterà al lato orientale dell’altare, dov’è il luogo delle ceneri.
    17Dividerà l’uccello in due metà prendendolo per le ali, ma senza
    staccarle, e il sacerdote lo brucerà sull’altare, sulla legna che è sul fuoco. È un
    olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore.

    LEVITICO – 2

    1Se qualcuno presenterà come offerta un’oblazione in onore del Signore, la sua
    offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e porrà incenso.
    2La porterà ai figli di Aronne, i sacerdoti; prenderà da essa una manciata di
    fior di farina e d’olio, con tutto l’incenso, e il sacerdote la farà bruciare
    sull’altare come suo memoriale: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del
    Signore. 3Il resto dell’oblazione spetta ad Aronne e ai suoi figli; è parte
    santissima, porzione del Signore.
    4Quando presenterai come offerta un’oblazione cotta nel forno, essa consisterà in
    focacce azzime di fior di farina impastate con olio e anche in schiacciate azzime spalmate di olio.
    5Se la tua offerta sarà un’oblazione cotta sulla teglia, sarà di fior di
    farina, azzima e impastata con olio; 6la dividerai in pezzi e sopra vi verserai olio: è
    un’oblazione. 7Se la tua offerta sarà un’oblazione cotta nella pentola,
    sarà fatta con fior di farina e olio; 8porterai al Signore l’oblazione così
    preparata, poi sarà presentata al sacerdote, che la porterà sull’altare.
    9Il sacerdote preleverà dall’oblazione il suo memoriale e lo brucerà
    sull’altare: sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. 10Il
    resto dell’oblazione spetta ad Aronne e ai suoi figli; è parte santissima, porzione del Signore.
    11Nessuna delle oblazioni che offrirete al Signore sarà lievitata: non farete bruciare
    né pasta lievitata né miele come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore;
    12potrete offrire queste cose al Signore come offerta di primizie, ma non saliranno
    sull’altare come profumo gradito. 13Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella
    tua oblazione non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta porrai del
    sale.
    14Se offrirai al Signore un’oblazione di primizie, offrirai come oblazione delle tue
    primizie spighe di grano abbrustolite al fuoco e chicchi frantumati di grano novello.
    15Verserai olio sopra di essa, vi metterai incenso: è un’oblazione.
    16Il sacerdote farà bruciare come suo memoriale una parte dei chicchi e dell’olio
    insieme con tutto l’incenso: è un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.

    LEVITICO – 3

    1Nel caso che la sua offerta sia un sacrificio di comunione, se offre un capo di bestiame
    grosso, maschio o femmina, lo presenterà senza difetto davanti al Signore,
    2poserà la sua mano sulla testa della vittima e la scannerà all’ingresso
    della tenda del convegno, e i figli di Aronne, i sacerdoti, spargeranno il sangue attorno all’altare.
    3Di questo sacrificio di comunione offrirà, come sacrificio consumato dal fuoco in onore
    del Signore, sia il grasso che avvolge le viscere sia tutto quello che vi è sopra, 4i
    due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai
    reni. 5I figli di Aronne faranno bruciare tutto questo sull’altare, in aggiunta
    all’olocausto, posto sulla legna che è sul fuoco: è un sacrificio consumato dal fuoco,
    profumo gradito in onore del Signore.
    6Se la sua offerta per il sacrificio di comunione in onore del Signore è presa dal
    bestiame minuto, maschio o femmina, la presenterà senza difetto. 7Se presenta una pecora
    in offerta, la offrirà davanti al Signore; 8poserà la mano sulla testa della
    vittima e la scannerà davanti alla tenda del convegno, e i figli di Aronne ne spargeranno il sangue
    attorno all’altare. 9Di questo sacrificio di comunione offrirà, quale sacrificio
    consumato dal fuoco per il Signore, il grasso, e cioè l’intera coda presso l’estremità
    della spina dorsale, il grasso che avvolge le viscere e tutto il grasso che vi è sopra,
    10i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che
    distaccherà insieme ai reni. 11Il sacerdote farà bruciare tutto ciò
    sull’altare: è un alimento consumato dal fuoco in onore del Signore.
    12Se la sua offerta è una capra, la offrirà davanti al Signore;
    13poserà la mano sulla sua testa e la scannerà davanti alla tenda del convegno e
    i figli di Aronne ne spargeranno il sangue attorno all’altare. 14Di essa
    preleverà, come offerta consumata dal fuoco in onore del Signore, il grasso che avvolge le viscere e tutto
    il grasso che vi è sopra, 15i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e
    al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. 16Il sacerdote li farà
    bruciare sull’altare: è un alimento consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore.
    Ogni parte grassa appartiene al Signore. 17È una prescrizione rituale perenne di
    generazione in generazione, dovunque abiterete: non dovrete mangiare né grasso né
    sangue”».

    LEVITICO – 4

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: «Parla agli Israeliti dicendo:
    2“Nel caso che qualcuno trasgredisca inavvertitamente un qualsiasi divieto della legge
    del Signore, facendo una cosa proibita:
    3Se chi ha peccato è il sacerdote consacrato e così ha reso colpevole il popolo,
    presenterà in onore del Signore, per il peccato da lui commesso, un giovenco senza difetto, come
    sacrificio per il peccato. 4Condurrà il giovenco davanti al Signore, all’ingresso
    della tenda del convegno; poserà la mano sulla testa del giovenco e lo scannerà davanti al Signore.
    5Il sacerdote consacrato prenderà un po’ del sangue del giovenco e lo
    porterà nell’interno della tenda del convegno; 6intingerà il dito nel
    sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore, di fronte al velo del santuario.
    7Porrà un po’ del sangue sui corni dell’altare dell’incenso aromatico,
    che è davanti al Signore nella tenda del convegno, e verserà tutto il resto del sangue del giovenco
    alla base dell’altare degli olocausti, che si trova all’ingresso della tenda del convegno.
    8Poi, dal giovenco del sacrificio per il peccato toglierà tutto il grasso: il grasso che
    avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra, 9i due reni con il loro grasso e il
    grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni.
    10Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e farà bruciare il
    tutto sull’altare degli olocausti. 11Ma la pelle del giovenco, la carne con la testa, le
    viscere, le zampe e gli escrementi, 12cioè tutto il resto del giovenco, egli lo
    farà portare fuori dell’accampamento, in luogo puro, dove si gettano le ceneri, e lo farà
    bruciare sulla legna: dovrà essere bruciato sul mucchio delle ceneri.
    13Se tutta la comunità d’Israele ha commesso un’inavvertenza, senza che
    l’intera assemblea la conosca, violando così un divieto della legge del Signore e rendendosi
    colpevole, 14quando il peccato commesso sarà conosciuto, l’assemblea
    presenterà, come sacrificio per il peccato, un giovenco e lo condurrà davanti alla tenda del
    convegno. 15Gli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del giovenco e lo
    si scannerà davanti al Signore. 16Il sacerdote consacrato porterà un po’
    del sangue del giovenco nell’interno della tenda del convegno; 17intingerà il dito
    nel sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore, di fronte al velo del santuario.
    18Porrà un po’ del sangue sui corni dell’altare, che è davanti al
    Signore nella tenda del convegno, e verserà tutto il resto del sangue alla base dell’altare degli
    olocausti, che si trova all’ingresso della tenda del convegno. 19Toglierà al
    giovenco tutte le parti grasse, per bruciarle sull’altare. 20Tratterà il giovenco
    come ha trattato quello offerto in sacrificio per il peccato: tutto allo stesso modo. Il sacerdote compirà
    in loro favore il rito espiatorio e sarà loro perdonato. 21Poi porterà il
    giovenco fuori dell’accampamento e lo brucerà come ha bruciato il primo. Questo è il
    sacrificio per il peccato dell’assemblea.
    22Se pecca un capo, violando per inavvertenza un divieto del Signore suo Dio, quando si
    renderà conto di essere in condizione di colpa, 23oppure quando gli verrà fatto
    conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto.
    24Poserà la mano sulla testa del capro e lo scannerà nel luogo dove si scanna la
    vittima per l’olocausto davanti al Signore: è un sacrificio per il peccato. 25Il
    sacerdote prenderà con il dito un po’ del sangue della vittima sacrificata per il peccato e lo
    porrà sui corni dell’altare degli olocausti e verserà il resto del sangue alla base
    dell’altare degli olocausti. 26Poi brucerà sull’altare ogni parte grassa,
    come il grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il suo
    peccato e gli sarà perdonato.
    27Se pecca per inavvertenza qualcuno del popolo della terra, violando un divieto del Signore,
    quando si renderà conto di essere in condizione di colpa, 28oppure quando gli
    verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta una capra femmina, senza
    difetto, per il peccato che ha commesso. 29Poserà la mano sulla testa della vittima
    offerta per il peccato e la scannerà nel luogo dove si scanna la vittima per l’olocausto.
    30Il sacerdote prenderà con il dito un po’ del sangue di essa e lo porrà
    sui corni dell’altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla base
    dell’altare. 31Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso del
    sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull’altare, profumo gradito in onore del
    Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato.
    32Se porterà una pecora come offerta per il peccato, porterà una femmina senza
    difetto. 33Poserà la mano sulla testa della vittima offerta per il peccato e la
    scannerà, in sacrificio per il peccato, nel luogo dove si scanna la vittima per l’olocausto.
    34Il sacerdote prenderà con il dito un po’ del sangue della vittima per il peccato
    e lo porrà sui corni dell’altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla
    base dell’altare. 35Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso
    della pecora del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull’altare, in aggiunta alle
    vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il
    peccato commesso e gli sarà perdonato.

    LEVITICO – 5

    1Quando una persona ha udito una formula di scongiuro e ne è testimone, perché
    l’ha visto o l’ha saputo, e pecca perché non dichiara nulla, porterà il peso della sua
    colpa; 2oppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa impura, come il cadavere di
    una bestia selvatica o il cadavere di un animale domestico o quello di un rettile, rimarrà egli stesso
    impuro e in condizione di colpa; 3oppure quando, senza avvedersene, tocca
    un’impurità propria della persona umana – una qualunque delle cose per le quali l’uomo
    diviene impuro – quando verrà a saperlo, sarà in condizione di colpa;
    4oppure quando qualcuno, senza avvedersene, parlando con leggerezza, avrà giurato, con
    uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, quando
    se ne rende conto, sarà in condizione di colpa.
    5Quando sarà in condizione di colpa a causa di uno di questi fatti, dovrà
    confessare in che cosa ha peccato; 6poi porterà al Signore, come riparazione del peccato
    commesso, una femmina del bestiame minuto, pecora o capra, per il sacrificio espiatorio; il sacerdote
    compirà in suo favore il rito espiatorio per il peccato.
    7Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come
    riparazione per il peccato commesso, due tortore o due colombi: uno come sacrificio per il peccato, l’altro
    come olocausto. 8Li porterà al sacerdote, il quale offrirà prima quello destinato
    al sacrificio per il peccato: gli spaccherà la testa all’altezza della nuca, ma senza staccarla;
    9poi spargerà un po’ del sangue della vittima offerta per il peccato sopra la
    parete dell’altare e farà colare il resto del sangue alla base dell’altare. È un
    sacrificio per il peccato. 10Con l’altro uccello offrirà un olocausto, secondo le
    norme stabilite. Così il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli
    sarà perdonato.
    11Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due colombi, porterà, come offerta per
    il peccato commesso, un decimo di efa di fior di farina, come sacrificio per il peccato; non vi
    metterà né olio né incenso, perché è un sacrificio per il peccato.
    12Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come suo
    memoriale, facendola bruciare sull’altare, in aggiunta alle vittime consumate dal fuoco in onore del
    Signore. È un sacrificio per il peccato. 13Così il sacerdote compirà per
    lui il rito espiatorio per il peccato commesso in uno dei casi suddetti e gli sarà perdonato. Il resto
    spetta al sacerdote, come nell’oblazione”».
    14Il Signore parlò a Mosé e disse: 15«Se qualcuno
    commetterà un’infedeltà e peccherà per errore riguardo a cose consacrate al Signore,
    porterà al Signore, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal gregge,
    corrispondente al valore stabilito in sicli d’argento, conformi al siclo del santuario;
    16risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto, e lo darà al
    sacerdote, il quale compirà per lui il rito espiatorio con l’ariete offerto come sacrificio di
    riparazione e gli sarà perdonato. 17Quando qualcuno peccherà facendo, senza
    saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà comunque in condizione di colpa e ne porterà il peso.
    18Porterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso
    dal bestiame minuto, corrispondente al valore stabilito; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio
    per l’errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato. 19È un sacrificio
    di riparazione; quell’individuo infatti si era messo in condizione di colpa verso il Signore».
    20Il Signore parlò a Mosé dicendo: 21«Quando qualcuno
    peccherà e commetterà un’infedeltà verso il Signore, perché inganna il suo
    prossimo riguardo a depositi, a pegni o a oggetti rubati, oppure perché ricatta il suo prossimo,
    22o perché, trovando una cosa smarrita, mente in proposito e giura il falso riguardo a
    una cosa in cui uno commette peccato, 23se avrà così peccato, si troverà
    in condizione di colpa. Dovrà restituire la cosa rubata o ottenuta con ricatto o il deposito che gli era
    stato affidato o l’oggetto smarrito che aveva trovato 24o qualunque cosa per cui abbia
    giurato il falso. Farà la restituzione per intero, aggiungendovi un quinto, e renderà ciò al
    proprietario nel giorno in cui farà la riparazione. 25Come riparazione al Signore,
    porterà al sacerdote un ariete senza difetto, preso dal gregge, corrispondente al valore stabilito, per il
    sacrificio di riparazione. 26Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al
    Signore e gli sarà perdonato, qualunque sia la mancanza di cui si è reso colpevole».

    LEVITICO – 6

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Da’
    quest’ordine ad Aronne e ai suoi figli: “Questa è la legge per l’olocausto.
    L’olocausto rimarrà acceso sul braciere sopra l’altare tutta la notte, fino al mattino; il
    fuoco dell’altare sarà tenuto acceso. 3Il sacerdote, indossata la tunica di lino e
    vestiti i calzoni di lino sul suo corpo, toglierà la cenere, dopo che il fuoco avrà consumato
    l’olocausto sopra l’altare, e la deporrà al fianco dell’altare. 4Poi,
    spogliatosi delle vesti e indossatene altre, porterà la cenere fuori dell’accampamento, in un luogo
    puro. 5Il fuoco sarà tenuto acceso sull’altare e non lo si lascerà
    spegnere; il sacerdote vi brucerà legna ogni mattina, vi disporrà sopra l’olocausto e vi
    brucerà sopra il grasso dei sacrifici di comunione. 6Il fuoco deve essere sempre tenuto
    acceso sull’altare, senza lasciarlo spegnere.
    7Questa è la legge dell’oblazione. I figli di Aronne la presenteranno al Signore,
    dinanzi all’altare. 8Il sacerdote preleverà una manciata di fior di farina, con il
    suo olio e con tutto l’incenso che è sopra l’oblazione, e la farà bruciare
    sull’altare come profumo gradito, in suo memoriale in onore del Signore. 9Aronne e i suoi
    figli mangeranno quello che rimarrà dell’oblazione; lo si mangerà senza lievito, in luogo
    santo, nel recinto della tenda del convegno. 10Non si cuocerà con lievito; è la
    parte che ho loro assegnata delle offerte a me bruciate con il fuoco. È cosa santissima, come il
    sacrificio per il peccato e il sacrificio di riparazione. 11Ogni maschio tra i figli di Aronne
    potrà mangiarne. È un diritto perenne delle vostre generazioni sui sacrifici consumati dal fuoco in
    onore del Signore. Tutto ciò che verrà a contatto con queste cose sarà
    santo”».
    12Il Signore parlò a Mosé e disse: 13«Questa è
    l’offerta che Aronne e i suoi figli presenteranno al Signore il giorno in cui riceveranno l’unzione:
    un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera.
    14Essa sarà preparata con olio, nella teglia: la porterai ben stemperata; la presenterai
    a pezzi, come profumo gradito in onore del Signore. 15Il sacerdote che, tra i figli di Aronne,
    sarà stato consacrato per succedergli, farà questa offerta; è una prescrizione perenne:
    sarà bruciata tutta in onore del Signore. 16Ogni oblazione del sacerdote sarà
    bruciata tutta; non se ne potrà mangiare».
    17Il Signore parlò a Mosé e disse: 18«Parla ad Aronne e
    ai suoi figli dicendo: “Questa è la legge del sacrificio per il peccato. Nel luogo dove si scanna
    l’olocausto sarà scannata davanti al Signore la vittima per il peccato. È cosa santissima.
    19Il sacerdote che l’avrà offerta come sacrificio per il peccato, potrà
    mangiarla; dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno. 20Tutto
    ciò che verrà a contatto con la sua carne sarà santo; se parte del suo sangue schizza sopra
    una veste, laverai il lembo macchiato di sangue in luogo santo. 21Ma il vaso di terra, che
    sarà servito a cuocerla, sarà spezzato; se è stata cotta in un recipiente di bronzo, questo
    sarà strofinato bene e sciacquato con acqua. 22Tra i sacerdoti ogni maschio ne
    potrà mangiare. È cosa santissima. 23Ma ogni offerta per il peccato, il cui
    sangue verrà portato nella tenda del convegno, per il rito espiatorio nel santuario, non dovrà
    essere mangiata; essa sarà bruciata nel fuoco.

    LEVITICO – 7

    1Questa è la legge del sacrificio di riparazione. È cosa santissima.
    2Nel luogo dove si scanna l’olocausto, si scannerà la vittima di riparazione; se
    ne spargerà il sangue attorno all’altare 3e se ne offrirà tutto il grasso:
    la coda, il grasso che copre le viscere, 4i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai
    lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. 5Il sacerdote farà
    bruciare tutto questo sull’altare come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. Questo è
    un sacrificio di riparazione. 6Ogni maschio tra i sacerdoti ne potrà mangiare; lo si
    mangerà in luogo santo. È cosa santissima.
    7Il sacrificio di riparazione è come il sacrificio per il peccato: la stessa legge vale
    per ambedue; la vittima spetterà al sacerdote che avrà compiuto il rito espiatorio.
    8Il sacerdote che avrà offerto l’olocausto per qualcuno avrà per sé
    la pelle della vittima che ha offerto. 9Così anche ogni oblazione, cotta nel forno o
    preparata nella pentola o nella teglia, spetterà al sacerdote che l’ha offerta.
    10Ogni oblazione impastata con olio o asciutta spetterà a tutti i figli di Aronne in
    misura uguale.
    11Questa è la legge del sacrificio di comunione, che si offrirà al Signore.
    12Se qualcuno lo offrirà in ringraziamento, offrirà, con il sacrificio di
    comunione, focacce senza lievito impastate con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e fior di farina
    stemperata, in forma di focacce impastate con olio. 13Insieme alle focacce di pane lievitato
    presenterà la sua offerta, in aggiunta al suo sacrificio di comunione offerto in ringraziamento.
    14Di ognuna di queste offerte una parte si presenterà come oblazione prelevata in onore
    del Signore; essa spetterà al sacerdote che ha sparso il sangue della vittima del sacrificio di comunione.
    15La carne del sacrificio di comunione offerto in ringraziamento dovrà mangiarsi il
    giorno stesso in cui esso viene offerto; non se ne lascerà nulla per il mattino seguente.
    16Ma se il sacrificio che qualcuno offre è votivo o spontaneo, la vittima si
    mangerà il giorno in cui verrà offerta, il resto dovrà esser mangiato il giorno dopo;
    17ma quel che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno, dovrà
    essere bruciato nel fuoco.
    18Se qualcuno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l’offerente
    non sarà gradito; dell’offerta non gli sarà tenuto conto: sarà avariata e chi ne
    avrà mangiato subirà la pena della sua colpa. 19La carne che sarà stata a
    contatto con qualche cosa di impuro, non si potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco. Chiunque
    sarà puro potrà mangiare la carne; 20se qualcuno mangerà la carne del
    sacrificio di comunione offerto al Signore e sarà in stato di impurità, costui sarà
    eliminato dal suo popolo. 21Se qualcuno toccherà qualsiasi cosa impura –
    un’impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa obbrobriosa – e poi mangerà la
    carne di un sacrificio di comunione offerto in onore del Signore, sarà eliminato dal suo
    popolo”».
    22Il Signore parlò a Mosé e disse: 23«Parla agli
    Israeliti dicendo: “Non mangerete alcun grasso, né di bue né di pecora né di capra.
    24Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso di una bestia sbranata
    potrà servire per qualunque altro uso, ma non ne mangerete affatto, 25perché
    chiunque mangerà il grasso di animali che si possono offrire in sacrificio consumato dal fuoco in onore
    del Signore, sarà eliminato dal suo popolo. 26E non mangerete affatto sangue, né
    di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate. 27Chiunque mangerà sangue
    di qualunque specie, sarà eliminato dal suo popolo”».
    28Il Signore parlò a Mosé e disse: 29«Parla agli
    Israeliti dicendo: “Chi offrirà al Signore il sacrificio di comunione porterà
    un’offerta al Signore, prelevandola dal sacrificio di comunione. 30Porterà con le
    proprie mani ciò che deve essere offerto al Signore con il fuoco: porterà il grasso insieme con il
    petto, il petto per presentarlo con il rito di elevazione davanti al Signore. 31Il sacerdote
    brucerà il grasso sopra l’altare; il petto sarà di Aronne e dei suoi figli.
    32Darete anche, come contributo al sacerdote, la coscia destra dei vostri sacrifici di
    comunione. 33Essa spetterà, come sua parte, al figlio di Aronne che avrà offerto
    il sangue e il grasso dei sacrifici di comunione. 34Poiché, dai sacrifici di comunione
    offerti dagli Israeliti, io mi riservo il petto della vittima offerta con il rito di elevazione e la coscia della
    vittima offerta come contributo e li do al sacerdote Aronne e ai suoi figli per legge perenne, che gli Israeliti
    osserveranno”».
    35Questa è la parte dovuta ad Aronne e ai suoi figli dei sacrifici bruciati in onore del
    Signore, ogni volta che verranno offerti nell’esercizio della funzione sacerdotale al servizio del Signore.
    36Agli Israeliti il Signore ha ordinato di dar loro questo, dal giorno della loro
    consacrazione. È una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in generazione.
    37Questa è la legge per l’olocausto, l’oblazione, il sacrificio per il
    peccato, il sacrificio di riparazione, l’investitura e il sacrificio di comunione:
    38legge che il Signore ha dato a Mosé sul monte Sinai, quando ordinò agli
    Israeliti di presentare le offerte al Signore nel deserto del Sinai.

    LEVITICO – 8

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Prendi Aronne insieme
    ai suoi figli, le vesti, l’olio dell’unzione, il giovenco del sacrificio per il peccato, i due arieti
    e il cesto dei pani azzimi; 3convoca tutta la comunità all’ingresso della tenda
    del convegno». 4Mosé fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità
    fu convocata all’ingresso della tenda del convegno. 5Mosé disse alla
    comunità: «Questo il Signore ha ordinato di fare».
    6Mosé fece accostare Aronne e i suoi figli e li lavò con acqua.
    7Poi rivestì Aronne della tunica, lo cinse della cintura, gli pose addosso il manto, gli
    mise l’efod e lo cinse con la cintura dell’efod, con la quale lo fissò.
    8Gli mise anche il pettorale, e nel pettorale pose gli urìm e i
    tummìm. 9Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la
    lamina d’oro, il sacro diadema, come il Signore aveva ordinato a Mosé.
    10Poi Mosé prese l’olio dell’unzione, unse la Dimora e tutte le cose che vi
    si trovavano e così le consacrò. 11Fece con esso sette volte l’aspersione
    sull’altare, unse l’altare con tutti i suoi accessori, il bacino con il suo piedistallo, per
    consacrarli. 12Versò l’olio dell’unzione sul capo di Aronne e unse Aronne,
    per consacrarlo. 13Poi Mosé fece avvicinare i figli di Aronne, li vestì di
    tuniche, li cinse con le cinture e legò sul loro capo i turbanti, come il Signore aveva ordinato a
    Mosé.
    14Fece quindi accostare il giovenco del sacrificio per il peccato e Aronne e i suoi figli
    stesero le mani sulla testa del giovenco del sacrificio per il peccato. 15Mosé lo
    scannò, ne prese del sangue, ne spalmò con il dito i corni attorno all’altare e
    purificò l’altare; poi sparse il resto del sangue alla base dell’altare e lo consacrò
    per compiere su di esso il rito espiatorio. 16Prese tutto il grasso aderente alle viscere, il
    lobo del fegato, i due reni con il loro grasso e Mosé fece bruciare tutto sull’altare.
    17Ma bruciò nel fuoco fuori dell’accampamento il giovenco, cioè la sua
    pelle, la sua carne e gli escrementi, come il Signore gli aveva ordinato.
    18Fece quindi avvicinare l’ariete dell’olocausto e Aronne e i suoi figli stesero le
    mani sulla testa dell’ariete. 19Mosé lo scannò e ne sparse il sangue
    attorno all’altare. 20Fece a pezzi l’ariete e ne bruciò testa, pezzi e
    grasso. 21Dopo averne lavato le viscere e le zampe con acqua, fece bruciare tutto
    l’ariete sull’altare: fu un olocausto di profumo gradito, un sacrificio consumato dal fuoco in onore
    del Signore, come il Signore gli aveva ordinato.
    22Poi fece accostare il secondo ariete, l’ariete del rito di investitura, e Aronne e i
    suoi figli stesero le mani sulla testa dell’ariete. 23Mosé lo scannò, ne
    prese del sangue e lo pose sul lobo dell’orecchio destro di Aronne e sul pollice della mano destra e
    sull’alluce del piede destro. 24Mosé fece avvicinare i figli di Aronne e pose un
    po’ del sangue sul lobo del loro orecchio destro, sul pollice della mano destra e sull’alluce del
    piede destro; sparse il resto del sangue attorno all’altare. 25Prese il grasso, la coda,
    tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i reni con il loro grasso e la coscia destra;
    26dal canestro dei pani azzimi, che stava davanti al Signore, prese una focaccia senza lievito,
    una focaccia di pasta con l’olio e una schiacciata e le pose sulle parti grasse e sulla coscia destra.
    27Mise tutte queste cose sulle palme di Aronne e dei suoi figli e compì il rito di
    elevazione davanti al Signore. 28Mosé quindi le prese dalle loro palme e le fece
    bruciare sull’altare insieme all’olocausto: sacrificio per l’investitura, di profumo gradito,
    sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 29Poi Mosé prese il petto
    dell’ariete e lo presentò con il rito di elevazione davanti al Signore; questa fu la parte
    dell’ariete del rito di investitura toccata a Mosé, come il Signore gli aveva ordinato.
    30Mosé prese quindi l’olio dell’unzione e il sangue che era sopra
    l’altare, ne asperse Aronne e le sue vesti, i figli di lui e le loro vesti insieme a lui; così
    consacrò Aronne e le sue vesti e similmente i suoi figli e le loro vesti.
    31Poi Mosé disse ad Aronne e ai suoi figli: «Fate cuocere la carne
    all’ingresso della tenda del convegno e là mangiatela con il pane che è nel canestro per il
    rito dell’investitura, come ho ordinato dicendo: La mangeranno Aronne e i suoi figli.
    32Quel che avanza della carne e del pane, bruciatelo nel fuoco. 33Per sette
    giorni non uscirete dall’ingresso della tenda del convegno, finché cioè non siano compiuti i
    giorni della vostra investitura, perché il rito della vostra investitura durerà sette giorni.
    34Come si è fatto oggi, così il Signore ha ordinato che si faccia per il rito
    espiatorio su di voi. 35Rimarrete sette giorni all’ingresso della tenda del convegno,
    giorno e notte, osservando il comandamento del Signore, perché non moriate; così infatti mi
    è stato ordinato».
    36Aronne e i suoi figli fecero quanto era stato ordinato dal Signore per mezzo di Mosé.

    LEVITICO – 9

    1L’ottavo giorno, Mosé convocò Aronne, i suoi figli e gli anziani
    d’Israele 2e disse ad Aronne: «Procùrati un vitello per il sacrificio per il
    peccato e un ariete per l’olocausto, tutti e due senza difetto, e presentali davanti al Signore.
    3Agli Israeliti dirai: “Prendete un capro per il sacrificio per il peccato, un vitello e
    un agnello, tutti e due di un anno, senza difetto, per l’olocausto, 4un toro e un ariete
    per il sacrificio di comunione, da immolare davanti al Signore, e infine un’oblazione impastata con olio,
    perché oggi il Signore si manifesterà a voi”».
    5Essi dunque condussero davanti alla tenda del convegno quanto Mosé aveva ordinato;
    tutta la comunità si avvicinò e restarono in piedi davanti al Signore.
    6Mosé disse: «Ecco ciò che il Signore vi ha ordinato; fatelo e la gloria
    del Signore vi apparirà». 7Mosé disse ad Aronne: «Avvicìnati
    all’altare: offri il tuo sacrificio per il peccato e il tuo olocausto e compi il rito espiatorio in favore
    tuo e in favore del popolo; presenta anche l’offerta del popolo e compi per esso il rito espiatorio, come
    il Signore ha ordinato».
    8Aronne dunque si avvicinò all’altare e scannò il vitello del sacrificio
    per il proprio peccato. 9I suoi figli gli porsero il sangue ed egli vi intinse il dito, lo
    spalmò sui corni dell’altare e sparse il resto del sangue alla base dell’altare;
    10ma il grasso, i reni e il lobo del fegato della vittima per il peccato li fece bruciare sopra
    l’altare, come il Signore aveva ordinato a Mosé. 11La carne e la pelle le
    bruciò nel fuoco fuori dell’accampamento.
    12Poi scannò l’olocausto; i figli di Aronne gli porsero il sangue ed egli lo
    sparse attorno all’altare. 13Gli porsero anche la vittima dell’olocausto, divisa in
    pezzi, e la testa, e le fece bruciare sull’altare. 14Lavò le viscere e le zampe e
    le fece bruciare sull’olocausto sopra l’altare.
    15Poi presentò l’offerta del popolo. Prese il capro destinato al sacrificio per il
    peccato del popolo, lo scannò e lo offrì in sacrificio per il peccato, come il precedente.
    16Quindi presentò l’olocausto e lo offrì secondo le prescrizioni stabilite.
    17Presentò quindi l’oblazione, ne prese una manciata piena e la fece bruciare
    sull’altare, oltre all’olocausto della mattina.
    18Scannò il toro e l’ariete in sacrificio di comunione per il popolo. I figli di
    Aronne gli porsero il sangue ed egli lo sparse attorno all’altare. 19Gli porsero le parti
    grasse del toro e dell’ariete, la coda, il grasso aderente alle viscere, i reni e il lobo del fegato:
    20misero le parti grasse sui petti ed egli li fece bruciare sull’altare.
    21I petti e la coscia destra Aronne li presentò con il rito di elevazione davanti al
    Signore, come Mosé aveva ordinato.
    22Aronne, alzate le mani verso il popolo, lo benedisse; poi discese, dopo aver compiuto il
    sacrificio per il peccato, l’olocausto e i sacrifici di comunione. 23Mosé e Aronne
    entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si
    manifestò a tutto il popolo. 24Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e
    consumò sull’altare l’olocausto e le parti grasse; tutto il popolo vide, mandarono grida di
    esultanza e si prostrarono con la faccia a terra.

    LEVITICO – 10

    1Ora Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e
    vi posero sopra dell’incenso e presentarono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non
    aveva loro ordinato. 2Ma un fuoco uscì dalla presenza del Signore e li divorò e
    morirono così davanti al Signore. 3Allora Mosé disse ad Aronne: «Di questo
    il Signore ha parlato quando ha detto: “In coloro che mi stanno vicino mi mostrerò santo e alla
    presenza di tutto il popolo sarò glorificato”». Aronne tacque.
    4Mosé chiamò Misaele ed Elsafàn, figli di Uzzièl, zio di Aronne, e
    disse loro: «Avvicinatevi, portate via questi vostri fratelli dal santuario, fuori
    dell’accampamento». 5Essi si avvicinarono e li portarono via con le loro tuniche,
    fuori dell’accampamento, come Mosé aveva detto. 6Ad Aronne, a Eleàzaro e a
    Itamàr, suoi figli, Mosé disse: «Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate
    le vesti, perché non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri
    fratelli, tutta la casa d’Israele, facciano pure lutto per coloro che il Signore ha distrutto con il fuoco.
    7Non vi allontanate dall’ingresso della tenda del convegno, così che non moriate;
    perché l’olio dell’unzione del Signore è su di voi». Essi fecero come Mosé
    aveva detto.
    8Il Signore parlò ad Aronne dicendo: 9«Non bevete vino o bevanda
    inebriante, né tu né i tuoi figli, quando dovete entrare nella tenda del convegno, perché
    non moriate. Sarà una legge perenne, di generazione in generazione. 10Questo
    perché possiate distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò
    che è impuro da ciò che è puro, 11e possiate insegnare agli Israeliti
    tutte le leggi che il Signore ha dato loro per mezzo di Mosé».
    12Poi Mosé disse ad Aronne, a Eleàzaro e a Itamàr, figli superstiti di
    Aronne: «Prendete quel che è avanzato dell’oblazione dei sacrifici consumati dal fuoco in
    onore del Signore e mangiatelo senza lievito, presso l’altare, perché è cosa santissima.
    13Dovete mangiarlo in luogo santo, perché è la parte che spetta a te e ai tuoi
    figli, tra i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore: così mi è stato ordinato.
    14La coscia della vittima offerta come contributo e il petto della vittima offerta con il rito
    di elevazione, li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te in luogo puro; perché vi sono stati
    dati come parte tua e dei tuoi figli, tra i sacrifici di comunione degli Israeliti. 15Essi
    porteranno, insieme con le parti grasse da bruciare, la coscia del contributo e il petto del rito di elevazione,
    perché siano ritualmente elevati davanti al Signore; questo spetterà a te e ai tuoi figli con te,
    per diritto perenne, come il Signore ha ordinato».
    16Mosé si informò accuratamente circa il capro del sacrificio per il peccato e
    seppe che era stato bruciato; allora si sdegnò contro Eleàzaro e contro Itamàr, figli
    superstiti di Aronne, dicendo: 17«Perché non avete mangiato la vittima del
    sacrificio per il peccato nel luogo santo? Infatti è cosa santissima. Il Signore ve l’ha data,
    perché tolga la colpa della comunità, compiendo per loro il rito espiatorio davanti al Signore.
    18Ecco, il sangue della vittima non è stato portato dentro il santuario; voi avreste
    dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato». 19Aronne allora disse a
    Mosé: «Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrificio per il peccato e il loro olocausto davanti
    al Signore; ma, dopo le cose che mi sono capitate, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio per il
    peccato, sarebbe stato bene agli occhi del Signore?». 20Quando Mosé udì
    questo, parve bene ai suoi occhi.

    LEVITICO – 11

    1Il Signore parlò a Mosé e ad Aronne e disse loro:
    2«Parlate agli Israeliti dicendo: “Questi sono gli animali che potrete mangiare fra
    tutte le bestie che sono sulla terra. 3Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha
    l’unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. 4Ma fra i ruminanti e gli
    animali che hanno l’unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha
    l’unghia divisa, lo considererete impuro; 5l’iràce, perché rumina, ma
    non ha l’unghia divisa, lo considererete impuro; 6la lepre, perché rumina, ma non
    ha l’unghia divisa, la considererete impura; 7il porco, perché ha l’unghia
    bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete impuro. 8Non mangerete la loro carne
    e non toccherete i loro cadaveri; li considererete impuri.
    9Fra tutti gli animali acquatici ecco quelli che potrete mangiare: potrete mangiare tutti
    quelli, di mare o di fiume, che hanno pinne e squame. 10Ma di tutti gli animali che si muovono
    o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame saranno per voi
    obbrobriosi. 11Essi saranno per voi obbrobriosi; non mangerete la loro carne e riterrete
    obbrobriosi i loro cadaveri. 12Tutto ciò che non ha né pinne né squame
    nelle acque sarà per voi obbrobrioso.
    13Fra i volatili saranno obbrobriosi questi, che non dovrete mangiare, perché
    obbrobriosi: l’aquila, l’avvoltoio e l’aquila di mare, 14il nibbio e ogni
    specie di falco, 15ogni specie di corvo, 16lo struzzo, la civetta, il
    gabbiano e ogni specie di sparviero, 17il gufo, l’alcione, l’ibis,
    18il cigno, il pellicano, la fòlaga, 19la cicogna, ogni specie di
    airone, l’ùpupa e il pipistrello.
    20Sarà per voi obbrobrioso anche ogni insetto alato che cammina su quattro piedi.
    21Però fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare
    quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. 22Perciò potrete
    mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni
    specie di grillo. 23Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi sarà obbrobrioso per
    voi; 24infatti vi rendono impuri: chiunque toccherà il loro cadavere sarà impuro
    fino alla sera 25e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti
    e sarà impuro fino alla sera.
    26Riterrete impuro ogni animale che ha l’unghia, ma non divisa da fessura, e non rumina:
    chiunque li toccherà sarà impuro. 27Considererete impuri tutti i quadrupedi che
    camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera.
    28E chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà
    impuro fino alla sera. Tali animali riterrete impuri.
    29Fra gli animali che strisciano per terra riterrete impuro: la talpa, il topo e ogni specie di
    sauri, 30il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte.
    31Questi animali, fra quanti strisciano, saranno impuri per voi; chiunque li toccherà
    morti, sarà impuro fino alla sera. 32Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno
    di essi, sarà impuro: si tratti di utensile di legno oppure di veste o pelle o sacco o qualunque altro
    oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell’acqua e sarà impuro fino alla sera, poi
    sarà puro. 33Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro
    sarà impuro e spezzerete il vaso. 34Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada
    quell’acqua, sarà impuro; ogni bevanda potabile, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà
    impura. 35Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà
    impuro; il forno o il fornello sarà spezzato: sono impuri e li dovete ritenere tali.
    36Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, resterà
    pura; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà impuro. 37Se qualcosa dei loro
    cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà puro; 38ma se
    è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai impuro.
    39Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il cadavere
    sarà impuro fino alla sera. 40Colui che mangerà di quel cadavere si laverà
    le vesti e sarà impuro fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà
    le vesti e sarà impuro fino alla sera.
    41Ogni essere che striscia sulla terra sarà obbrobrioso; non se ne mangerà.
    42Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che cammini sul
    ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché saranno obbrobriosi. 43Non
    rendete le vostre persone contaminate con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi
    e non diventate, a causa loro, impuri. 44Poiché io sono il Signore, vostro Dio.
    Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non rendete impure le vostre persone con alcuno
    di questi animali che strisciano per terra. 45Poiché io sono il Signore, che vi ho fatto
    uscire dalla terra d’Egitto per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.
    46Questa è la legge che riguarda i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si
    muove nelle acque e ogni essere che striscia per terra, 47per distinguere ciò che
    è impuro da ciò che è puro, l’animale che si può mangiare da quello che non si
    deve mangiare”».

    LEVITICO – 12

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla agli Israeliti
    dicendo: “Se una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà impura
    per sette giorni; sarà impura come nel tempo delle sue mestruazioni.
    3L’ottavo giorno si circonciderà il prepuzio del bambino. 4Poi
    ella resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa
    santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione.
    5Ma se partorisce una femmina sarà impura due settimane come durante le sue
    mestruazioni; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.
    6Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti,
    porterà al sacerdote all’ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un
    colombo o una tortora in sacrificio per il peccato. 7Il sacerdote li offrirà davanti al
    Signore e farà il rito espiatorio per lei; ella sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa
    è la legge che riguarda la donna, quando partorisce un maschio o una femmina. 8Se non ha
    mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l’olocausto e
    l’altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote compirà il rito espiatorio per lei ed ella
    sarà pura”».

    LEVITICO – 13

    1Il Signore parlò a Mosé e ad Aronne e disse: 2«Se
    qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di
    lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
    3Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo: se il pelo della piaga è
    diventato bianco e la piaga appare come incavata rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il
    sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell’uomo impuro. 4Ma se la macchia
    sulla pelle del corpo è bianca e non appare incavata rispetto alla pelle e il suo pelo non è
    diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. 5Al
    settimo giorno il sacerdote l’esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata
    senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri sette giorni. 6Il
    sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo: se vedrà che la piaga non è più
    bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell’uomo puro; è una pustola.
    Quello si laverà le vesti e sarà puro. 7Ma se la pustola si è allargata
    sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà esaminare
    di nuovo dal sacerdote: 8il sacerdote l’esaminerà e se vedrà che la pustola
    si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è lebbra.
    9Se qualcuno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto dal sacerdote,
    10ed egli lo esaminerà: se vedrà che sulla pelle c’è un tumore
    bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,
    11è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà impuro;
    non c’è bisogno che lo tenga ancora isolato, perché certo è impuro.
    12Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la
    piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, 13questi lo esaminerà e, se
    vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro l’individuo affetto dal morbo:
    essendo tutto bianco, è puro. 14Ma quando apparirà in lui carne viva, allora
    sarà impuro. 15Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà impuro: la carne
    viva è impura; è lebbra. 16Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal
    sacerdote e il sacerdote lo esaminerà: 17se vedrà che la piaga è
    ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga; è puro.
    18Se qualcuno ha avuto sulla pelle del corpo un’ulcera che sia guarita
    19e poi, sul luogo dell’ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianco-rossastra,
    quel tale si mostrerà al sacerdote, 20il quale l’esaminerà e se
    vedrà che la macchia è infossata rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il
    sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra che è scoppiata nell’ulcera.
    21Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non
    appare infossata rispetto alla pelle, ma che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette
    giorni. 22Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro:
    è una piaga di lebbra. 23Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza
    allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà puro.
    24Oppure, se qualcuno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa
    appaia una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca, 25il sacerdote
    l’esaminerà: se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare
    incavata rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà
    impuro: è una piaga di lebbra. 26Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non
    c’è pelo bianco nella macchia e che essa non è infossata rispetto alla pelle e si è
    attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. 27Al settimo giorno il sacerdote lo
    esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro:
    è una piaga di lebbra. 28Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non
    si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un gonfiore dovuto a bruciatura; il sacerdote
    dichiarerà quel tale puro, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.
    29Se un uomo o una donna ha una piaga sul capo o sul mento, 30il sacerdote
    esaminerà la piaga: se riscontra che essa è incavata rispetto alla pelle e che vi è del pelo
    gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è tigna, lebbra del capo o del mento.
    31Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è incavata
    rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni la persona
    affetta da tigna. 32Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la
    tigna non si è allargata e che non vi è pelo gialliccio e che la tigna non appare incavata rispetto
    alla pelle, 33quella persona si raderà, ma non raderà il luogo dove è la
    tigna; il sacerdote la terrà isolata per altri sette giorni. 34Al settimo giorno, il
    sacerdote esaminerà la tigna: se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare
    incavata rispetto alla pelle, il sacerdote la dichiarerà pura; quella persona si laverà le vesti e
    sarà pura.
    35Ma se, dopo che sarà stata dichiarata pura, la tigna si allargherà sulla pelle,
    36il sacerdote l’esaminerà: se nota che la tigna si è allargata sulla
    pelle, non starà a cercare se vi è il pelo giallo; quella persona è impura.
    37Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la
    tigna è guarita; quella persona è pura e il sacerdote la dichiarerà tale.
    38Se un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche,
    39il sacerdote le esaminerà: se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo
    sono di un bianco pallido, è un’eruzione cutanea; quella persona è pura.
    40Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è puro. 41Se i
    capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è puro. 42Ma
    se sulla parte calva del cranio o della fronte appare una piaga bianco-rossastra, è lebbra scoppiata sulla
    calvizie del cranio o della fronte; 43il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il
    tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco-rossastro, simile alla lebbra
    della pelle del corpo, 44quel tale è un lebbroso; è impuro e lo dovrà
    dichiarare impuro: il male lo ha colpito al capo.
    45Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino
    al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”. 46Sarà impuro
    finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori
    dell’accampamento.
    47Quando apparirà una macchia di lebbra su una veste di lana o di lino,
    48nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di
    cuoio, 49se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia, sul
    tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al
    sacerdote. 50Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni
    l’oggetto che ha la macchia. 51Al settimo giorno esaminerà la macchia: se la
    macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull’oggetto
    di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa impura.
    52Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque
    oggetto fatto di pelle sul quale è la macchia; poiché è lebbra maligna, saranno bruciati nel
    fuoco. 53Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è
    allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio, 54il
    sacerdote ordinerà che si lavi l’oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per
    altri sette giorni. 55Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata
    lavata: se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un
    oggetto impuro; lo brucerai nel fuoco: vi è corrosione, sia sul diritto sia sul rovescio
    dell’oggetto. 56Se il sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata
    lavata, si è attenuata, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto.
    57Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull’oggetto di cuoio,
    è un’eruzione in atto; brucerai nel fuoco l’oggetto su cui è la macchia.
    58La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal
    quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà puro.
    59Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino,
    sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli puri o impuri».

    LEVITICO – 14

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Questa è la
    legge che si riferisce al lebbroso per il giorno della sua purificazione. Egli sarà condotto al sacerdote.
    3Il sacerdote uscirà dall’accampamento e lo esaminerà: se
    riscontrerà che la piaga della lebbra è guarita nel lebbroso, 4ordinerà
    che si prendano, per la persona da purificare, due uccelli vivi, puri, legno di cedro, panno scarlatto e
    issòpo. 5Il sacerdote ordinerà di immolare uno degli uccelli in un vaso di
    terracotta con acqua corrente. 6Poi prenderà l’uccello vivo, il legno di cedro, il
    panno scarlatto e l’issòpo e li immergerà, con l’uccello vivo, nel sangue
    dell’uccello sgozzato sopra l’acqua corrente. 7Ne aspergerà sette volte
    colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo dichiarerà puro e lascerà andare libero per i
    campi l’uccello vivo. 8Colui che è purificato si laverà le vesti, si
    raderà tutti i peli, si laverà nell’acqua e sarà puro. Dopo questo potrà
    entrare nell’accampamento, ma per sette giorni resterà fuori della sua tenda. 9Il
    settimo giorno si raderà tutti i peli, il capo, la barba, le ciglia, insomma tutti i peli; si
    laverà le vesti e si bagnerà il corpo nell’acqua e sarà puro.
    10L’ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un’agnella di un anno
    senza difetto, tre decimi di efa di fior di farina, impastata con olio, come oblazione, e un log di
    olio; 11il sacerdote che compie il rito di purificazione presenterà l’uomo che si
    purifica e le cose suddette davanti al Signore, all’ingresso della tenda del convegno.
    12Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e lo presenterà come sacrificio di
    riparazione, con il log d’olio, e li offrirà con il rito di elevazione davanti al Signore.
    13Poi scannerà l’agnello nel luogo dove si scanna la vittima per il peccato e
    l’olocausto, cioè nel luogo santo. Come il sacrificio per il peccato, anche quello di riparazione
    spetta al sacerdote: è cosa santissima. 14Il sacerdote prenderà del sangue della
    vittima per il sacrificio di riparazione e lo metterà sul lobo dell’orecchio destro di colui che si
    purifica, sul pollice della mano destra e sull’alluce del piede destro. 15Poi, preso un
    po’ d’olio dal log, lo verserà sulla palma della sua mano sinistra;
    16intingerà il dito della destra nell’olio che ha nella palma sinistra, con il
    dito spruzzerà sette volte quell’olio davanti al Signore. 17Quanto resta
    dell’olio che tiene nella palma della mano, il sacerdote lo metterà sul lobo dell’orecchio
    destro di colui che si purifica, sul pollice della mano destra e sull’alluce del piede destro, insieme al
    sangue della vittima del sacrificio di riparazione. 18Il resto dell’olio che ha nella
    palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica; il sacerdote compirà per lui il
    rito espiatorio davanti al Signore. 19Poi il sacerdote offrirà il sacrificio per il
    peccato e compirà il rito espiatorio per colui che si purifica della sua impurità. Quindi
    scannerà l’olocausto. 20Offerto l’olocausto e l’oblazione
    sull’altare, il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e sarà puro.
    21Se quel tale è povero e non ha mezzi sufficienti, prenderà un agnello come
    sacrificio di riparazione da offrire con il rito di elevazione, per compiere l’espiazione per lui, e un
    decimo di efa di fior di farina impastata con olio, come oblazione, e un log di olio.
    22Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno sarà per il
    sacrificio per il peccato e l’altro per l’olocausto. 23L’ottavo giorno
    porterà per la sua purificazione queste cose al sacerdote, all’ingresso della tenda del convegno,
    davanti al Signore. 24Il sacerdote prenderà l’agnello del sacrificio di
    riparazione e il log d’olio e li presenterà con il rito di elevazione davanti al Signore.
    25Poi scannerà l’agnello del sacrificio di riparazione, prenderà del sangue
    della vittima di riparazione e lo metterà sul lobo dell’orecchio destro di colui che si purifica,
    sul pollice della mano destra e sull’alluce del piede destro. 26Il sacerdote si
    verserà un po’ dell’olio sulla palma della mano sinistra. 27Con il dito
    della sua destra spruzzerà sette volte l’olio che tiene nella palma sinistra davanti al Signore.
    28Poi porrà un po’ d’olio che tiene nella palma sul lobo dell’orecchio
    destro di colui che si purifica, sul pollice della mano destra e sull’alluce del piede destro, sul luogo
    dove ha messo il sangue della vittima per il sacrificio di riparazione. 29Il resto
    dell’olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica, per
    compiere il rito espiatorio per lui davanti al Signore. 30Poi sacrificherà una delle
    tortore o uno dei due colombi, che ha potuto procurarsi; 31delle vittime che ha in mano, una
    l’offrirà come sacrificio per il peccato e l’altra come olocausto, insieme con
    l’oblazione. Il sacerdote compirà il rito espiatorio davanti al Signore per colui che si deve
    purificare. 32Questa è la legge relativa a colui che è affetto da piaga di lebbra
    e non ha mezzi per conseguire la sua purificazione».
    33Il Signore parlò a Mosé e ad Aronne e disse: 34«Quando
    sarete entrati nella terra di Canaan, che io sto per darvi in possesso, qualora io mandi un’infezione di
    lebbra in una casa della terra di vostra proprietà, 35il padrone della casa andrà
    a dichiararlo al sacerdote, dicendo: “Mi pare che in casa mia ci sia come della lebbra”.
    36Allora il sacerdote ordinerà di sgomberare la casa prima che egli vi entri per
    esaminare la macchia sospetta, perché quanto è nella casa non diventi impuro. Dopo questo, il
    sacerdote entrerà per esaminare la casa. 37Esaminerà dunque la macchia: se
    vedrà che la macchia sui muri della casa consiste in cavità verdastre o rossastre, che appaiono
    più profonde della superficie della parete, 38il sacerdote uscirà sulla porta
    della casa e farà chiudere la casa per sette giorni. 39Il settimo giorno il sacerdote vi
    tornerà e se, esaminandola, riscontrerà che la macchia si è allargata sulle pareti della
    casa, 40il sacerdote ordinerà che si rimuovano le pietre intaccate e si gettino in luogo
    impuro, fuori della città. 41Farà raschiare tutto l’interno della casa e
    butteranno i calcinacci rimossi fuori della città, in luogo impuro. 42Poi si prenderanno
    altre pietre e si metteranno al posto delle prime e si intonacherà la casa con altra calce.
    43Se la macchia spunta di nuovo nella casa dopo che le pietre ne sono state rimosse e la casa
    è stata raschiata e di nuovo intonacata, 44il sacerdote entrerà a esaminare la
    casa: se troverà che la macchia vi si è allargata, nella casa vi è lebbra maligna; la casa
    è impura. 45Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si
    porteranno fuori della città, in luogo impuro. 46Inoltre chiunque sarà entrato in
    quella casa mentre era chiusa, sarà impuro fino alla sera. 47Sia chi avrà dormito
    in quella casa sia chi vi avrà mangiato, dovrà lavarsi le vesti.
    48Se invece il sacerdote, che è entrato nella casa e l’ha esaminata, riscontra che
    la macchia non si è allargata nella casa, dopo che la casa è stata intonacata, dichiarerà la
    casa pura, perché la macchia è risanata. 49Poi, per purificare la casa,
    prenderà due uccelli, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo; 50immolerà
    uno degli uccelli in un vaso di terra con dentro acqua corrente. 51Prenderà il legno di
    cedro, l’issòpo, il panno scarlatto e l’uccello vivo e li immergerà nel sangue
    dell’uccello immolato e nell’acqua corrente e ne aspergerà sette volte la casa.
    52Purificata la casa con il sangue dell’uccello, con l’acqua corrente, con
    l’uccello vivo, con il legno di cedro, con l’issòpo e con il panno scarlatto,
    53lascerà andare libero l’uccello vivo, fuori della città, nella campagna;
    così compirà il rito espiatorio per la casa ed essa sarà pura.
    54Questa è la legge per ogni sorta di infezione di lebbra o di tigna,
    55per la lebbra delle vesti e della casa, 56per i tumori, le pustole e le
    macchie, 57per determinare quando una cosa è impura e quando è pura. Questa
    è la legge per la lebbra».

    LEVITICO – 15

    1Il Signore parlò a Mosé e ad Aronne e disse: 2«Parlate
    agli Israeliti dicendo loro: “Se un uomo soffre di gonorrea nella sua carne, la sua gonorrea è
    impura. 3Questa è la condizione di impurità per la gonorrea: sia che la carne
    lasci uscire il liquido, sia che lo trattenga, si tratta di impurità. 4Ogni giaciglio
    sul quale si coricherà chi è affetto da gonorrea sarà impuro; ogni oggetto sul quale si
    siederà sarà impuro. 5Chi toccherà il giaciglio di costui, dovrà
    lavarsi le vesti e bagnarsi nell’acqua e resterà impuro fino alla sera. 6Chi si
    siederà sopra un oggetto qualunque, sul quale si sia seduto colui che soffre di gonorrea, dovrà
    lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e resterà impuro fino alla sera. 7Chi
    toccherà il corpo di colui che è affetto da gonorrea si laverà le vesti, si bagnerà
    nell’acqua e resterà impuro fino alla sera. 8Se colui che ha la gonorrea
    sputerà sopra uno che è puro, questi dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e
    resterà impuro fino alla sera. 9Ogni sella su cui monterà chi ha la gonorrea
    sarà impura. 10Chiunque toccherà qualsiasi cosa, che sia stata sotto quel tale,
    resterà impuro fino alla sera. Chi porterà tali oggetti dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi
    nell’acqua e resterà impuro fino alla sera. 11Chiunque sarà toccato da
    colui che ha la gonorrea, se questi non si era lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi
    nell’acqua e resterà impuro fino alla sera. 12Il recipiente di terracotta toccato
    da colui che soffre di gonorrea sarà spezzato; ogni vaso di legno sarà lavato nell’acqua.
    13Quando uno sarà guarito dalla sua gonorrea, conterà sette giorni dalla sua
    guarigione; poi si laverà le vesti, bagnerà il suo corpo nell’acqua corrente e sarà
    puro. 14L’ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi, verrà davanti
    al Signore, all’ingresso della tenda del convegno, e li consegnerà al sacerdote,
    15il quale ne offrirà uno come sacrificio per il peccato, l’altro come olocausto;
    il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per la sua gonorrea.
    16L’uomo che avrà avuto un’emissione seminale, si laverà tutto il
    corpo nell’acqua e resterà impuro fino alla sera. 17Ogni veste o pelle su cui vi
    sarà un’emissione seminale dovrà essere lavata nell’acqua e resterà impura fino
    alla sera.
    18La donna e l’uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si laveranno
    nell’acqua e resteranno impuri fino alla sera.
    19Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, per sette
    giorni resterà nell’impurità mestruale; chiunque la toccherà sarà impuro fino
    alla sera. 20Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua
    impurità mestruale sarà impuro; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà impuro.
    21Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi
    nell’acqua e sarà impuro fino alla sera. 22Chi toccherà qualunque mobile
    sul quale lei si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e sarà
    impuro fino alla sera. 23Se un oggetto si trova sul letto o su qualche cosa su cui lei si
    è seduta, chiunque toccherà questo oggetto sarà impuro fino alla sera.
    24Se un uomo ha rapporto intimo con lei, l’impurità mestruale viene a contatto con
    lui: egli resterà impuro per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà resterà
    impuro.
    25La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle mestruazioni, o
    che lo abbia più del normale, sarà impura per tutto il tempo del flusso, come durante le sue
    mestruazioni. 26Ogni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso
    sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le mestruazioni; ogni oggetto sul quale
    siederà sarà impuro, come lo è quando lei ha le mestruazioni. 27Chiunque
    toccherà quelle cose sarà impuro; dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e
    sarà impuro fino alla sera. 28Se sarà guarita dal suo flusso, conterà
    sette giorni e poi sarà pura. 29L’ottavo giorno prenderà due tortore o due
    colombi e li porterà al sacerdote, all’ingresso della tenda del convegno. 30Il
    sacerdote ne offrirà uno come sacrificio per il peccato e l’altro come olocausto e compirà
    per lei il rito espiatorio davanti al Signore, per il flusso che la rendeva impura.
    31Avvertite gli Israeliti di ciò che potrebbe renderli impuri, perché non muoiano
    per la loro impurità, qualora rendessero impura la mia Dimora che è in mezzo a loro.
    32Questa è la legge per colui che ha la gonorrea o ha avuto un’emissione seminale
    che lo rende impuro, 33e la legge per colei che è indisposta a causa delle mestruazioni,
    cioè per l’uomo o per la donna che abbiano il flusso e per l’uomo che si corichi con una donna
    in stato di impurità”».

    LEVITICO – 16

    1Il Signore parlò a Mosé dopo che i due figli di Aronne erano morti mentre si
    presentavano davanti al Signore. 2Il Signore disse a Mosé: «Parla ad Aronne, tuo
    fratello: non entri in qualunque tempo nel santuario, oltre il velo, davanti al propiziatorio che sta
    sull’arca, affinché non muoia, quando io apparirò in mezzo alla nube sul propiziatorio.
    3Aronne entrerà nel santuario in questo modo: con un giovenco per il sacrificio per il
    peccato e un ariete per l’olocausto. 4Si metterà la tunica sacra di lino,
    indosserà sul corpo i calzoni di lino, si cingerà della cintura di lino e si metterà in capo
    il turbante di lino. Sono queste le vesti sacre, che indosserà dopo essersi lavato il corpo con
    l’acqua. 5Dalla comunità degli Israeliti prenderà due capri per il
    sacrificio per il peccato e un ariete per l’olocausto. 6Aronne offrirà il proprio
    giovenco del sacrificio per il peccato e compirà il rito espiatorio per sé e per la sua casa.
    7Poi prenderà i due capri e li farà stare davanti al Signore all’ingresso
    della tenda del convegno 8e getterà le sorti sui due capri: un capro destinato al
    Signore e l’altro ad Azazèl. 9Aronne farà quindi avvicinare il capro che
    è toccato in sorte al Signore e l’offrirà in sacrificio per il peccato;
    10invece il capro che è toccato in sorte ad Azazèl sarà posto vivo davanti
    al Signore, perché si compia il rito espiatorio su di esso e sia mandato poi ad Azazèl nel
    deserto.
    11Aronne offrirà il proprio giovenco del sacrificio per il peccato e compirà il
    rito espiatorio per sé e per la sua casa, e scannerà il proprio giovenco del sacrificio per il
    peccato. 12Poi prenderà l’incensiere pieno di brace, tolta dall’altare
    davanti al Signore, e due manciate d’incenso aromatico fine; porterà ogni cosa oltre il velo.
    13Metterà l’incenso sul fuoco davanti al Signore, e la nube d’incenso
    coprirà il propiziatorio che sta sulla Testimonianza, affinché non muoia. 14Poi
    prenderà un po’ del sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il propiziatorio dal lato
    orientale e farà sette volte l’aspersione del sangue con il dito, davanti al propiziatorio.
    15Poi scannerà il capro del sacrificio per il peccato, quello per il popolo, e ne
    porterà il sangue oltre il velo; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del
    giovenco: lo aspergerà sul propiziatorio e davanti al propiziatorio.
    16Così purificherà il santuario dalle impurità degli Israeliti e dalle
    loro ribellioni, insieme a tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova fra
    di loro, in mezzo alle loro impurità. 17Nessuno dovrà trovarsi nella tenda del
    convegno, da quando egli entrerà nel santuario per compiere il rito espiatorio fino a quando non
    sarà uscito e non avrà compiuto il rito espiatorio per sé, per la sua casa e per tutta la
    comunità d’Israele.
    18Uscito dunque verso l’altare, che è davanti al Signore, lo purificherà,
    prenderà un po’ del sangue del giovenco e del sangue del capro e lo spalmerà sui corni intorno
    all’altare. 19Farà per sette volte l’aspersione del sangue con il dito sopra
    l’altare; così lo purificherà e lo santificherà dalle impurità degli
    Israeliti.
    20Quando avrà finito di purificare il santuario, la tenda del convegno e l’altare,
    farà accostare il capro vivo. 21Aronne poserà entrambe le mani sul capo del capro
    vivo, confesserà su di esso tutte le colpe degli Israeliti, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro
    peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di ciò, lo
    manderà via nel deserto. 22Così il capro porterà sopra di sé tutte
    le loro colpe in una regione remota, ed egli invierà il capro nel deserto.
    23Poi Aronne entrerà nella tenda del convegno, si toglierà le vesti di lino che
    aveva indossato per entrare nel santuario e le deporrà in quel luogo. 24Laverà il
    suo corpo nell’acqua in luogo santo, indosserà le sue vesti e uscirà ad offrire il suo
    olocausto e l’olocausto del popolo e compirà il rito espiatorio per sé e per il popolo.
    25E farà bruciare sull’altare le parti grasse della vittima del sacrificio per il
    peccato. 26Colui che avrà inviato il capro destinato ad Azazèl si laverà
    le vesti, laverà il suo corpo nell’acqua; dopo, rientrerà nell’accampamento.
    27Farà portare fuori dall’accampamento il giovenco del sacrificio per il peccato e
    il capro del sacrificio per il peccato, il cui sangue è stato introdotto nel santuario per compiere il
    rito espiatorio; se ne bruceranno nel fuoco la pelle, la carne e gli escrementi. 28Colui che li
    avrà bruciati dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi il corpo nell’acqua; dopo, rientrerà
    nell’accampamento.
    29Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, nel decimo giorno del mese,
    vi umilierete, vi asterrete da qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese sia il forestiero che
    soggiorna in mezzo a voi, 30poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio
    per voi, al fine di purificarvi da tutti i vostri peccati. Sarete purificati davanti al Signore.
    31Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge
    perenne. 32Compirà il rito espiatorio il sacerdote che ha ricevuto l’unzione e
    l’investitura per succedere nel sacerdozio al posto di suo padre; si vestirà delle vesti di lino,
    delle vesti sacre. 33Purificherà la parte più santa del santuario,
    purificherà la tenda del convegno e l’altare; farà l’espiazione per i sacerdoti e per
    tutto il popolo della comunità. 34Questa sarà per voi una legge perenne: una
    volta all’anno si compirà il rito espiatorio in favore degli Israeliti, per tutti i loro
    peccati».
    E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosé.

    LEVITICO – 17

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla ad Aronne, ai
    suoi figli e a tutti gli Israeliti dicendo loro: “Questo il Signore ha ordinato: 3Ogni
    Israelita che scanni un giovenco o un agnello o una capra entro l’accampamento o fuori
    dell’accampamento 4e non lo porti all’ingresso della tenda del convegno, per
    presentarlo come offerta al Signore davanti alla Dimora del Signore, sarà considerato colpevole di delitto
    di sangue: ha sparso il sangue, e quest’uomo sarà eliminato dal suo popolo.
    5Perciò gli Israeliti, invece di immolare, come fanno, le loro vittime nei campi, le
    presenteranno in onore del Signore portandole al sacerdote all’ingresso della tenda del convegno, e le
    immoleranno in onore del Signore come sacrifici di comunione. 6Il sacerdote ne spanderà
    il sangue sull’altare del Signore, all’ingresso della tenda del convegno, e farà bruciare il
    grasso come profumo gradito in onore del Signore. 7Essi non offriranno più i loro
    sacrifici ai satiri, ai quali sogliono prostituirsi. Questa sarà per loro una legge perenne, di
    generazione in generazione”.
    8Dirai loro ancora: “Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che
    offra un olocausto o un sacrificio 9senza portarlo all’ingresso della tenda del convegno
    per offrirlo in onore del Signore, quest’uomo sarà eliminato dal suo popolo.
    10Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di
    sangue, contro di lui, che ha mangiato il sangue, io volgerò il mio volto e lo eliminerò dal suo
    popolo. 11Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso
    di porlo sull’altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la
    vita. 12Perciò ho detto agli Israeliti: Nessuno tra voi mangerà il sangue,
    neppure lo straniero che dimora fra voi mangerà sangue.
    13Se qualcuno degli Israeliti o degli stranieri che dimorano fra di loro prende alla caccia un
    animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra;
    14perché la vita di ogni essere vivente è il suo sangue, in quanto è la
    sua vita. Perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna specie di essere vivente,
    perché il sangue è la vita di ogni carne; chiunque ne mangerà sarà eliminato.
    15Ogni persona, nativa o straniera, che mangi carne di bestia morta naturalmente o sbranata,
    dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell’acqua e resterà impura fino alla sera; allora
    sarà pura. 16Ma se non si lava le vesti e il corpo, porterà la pena della sua
    colpa”».

    LEVITICO – 18

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla agli Israeliti
    dicendo loro: “Io sono il Signore, vostro Dio. 3Non farete come si fa nella terra
    d’Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nella terra di Canaan dove io vi conduco,
    né imiterete i loro costumi. 4Metterete invece in pratica le mie prescrizioni e
    osserverete le mie leggi, seguendole. Io sono il Signore, vostro Dio. 5Osserverete dunque le
    mie leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali chiunque le metterà in pratica vivrà. Io sono il
    Signore.
    6Nessuno si accosterà a una sua consanguinea, per scoprire la sua nudità. Io sono
    il Signore.
    7Non scoprirai la nudità di tuo padre né la nudità di tua madre: è
    tua madre; non scoprirai la sua nudità. 8Non scoprirai la nudità di una moglie di
    tuo padre; è la nudità di tuo padre. 9Non scoprirai la nudità di tua
    sorella, figlia di tuo padre o figlia di tua madre, nata in casa o fuori; non scoprirai la loro
    nudità.
    10Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia,
    perché è la tua propria nudità. 11Non scoprirai la nudità della
    figlia di una moglie di tuo padre, generata da tuo padre: è tua sorella, non scoprirai la sua
    nudità. 12Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di
    tuo padre. 13Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre, perché è
    carne di tua madre. 14Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, avendo rapporti
    con sua moglie: è tua zia. 15Non scoprirai la nudità di tua nuora: è la
    moglie di tuo figlio; non scoprirai la sua nudità. 16Non scoprirai la nudità di
    tua cognata: è la nudità di tuo fratello.
    17Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia. Non prenderai la figlia di suo
    figlio né la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono parenti carnali. È
    un’infamia. 18Non prenderai in sposa la sorella di tua moglie, per non suscitare
    rivalità, scoprendo la sua nudità, mentre tua moglie è in vita.
    19Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l’impurità
    mestruale.
    20Non darai il tuo giaciglio alla moglie del tuo prossimo, rendendoti impuro con lei.
    21Non consegnerai alcuno dei tuoi figli per farlo passare a Moloc e non profanerai il nome del
    tuo Dio. Io sono il Signore.
    22Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole.
    23Non darai il tuo giaciglio a una bestia per contaminarti con essa; così nessuna donna
    si metterà con un animale per accoppiarsi: è una perversione.
    24Non rendetevi impuri con nessuna di tali pratiche, poiché con tutte queste cose si
    sono rese impure le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi. 25La terra ne è
    stata resa impura; per questo ho punito la sua colpa e la terra ha vomitato i suoi abitanti.
    26Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di
    queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo della terra, né il forestiero che dimora
    in mezzo a voi. 27Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi
    era prima di voi e la terra è divenuta impura. 28Che la terra non vomiti anche voi, per
    averla resa impura, come ha vomitato chi l’abitava prima di voi, 29perché chiunque
    praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata
    dal suo popolo. 30Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete alcuno di quei costumi
    abominevoli che sono stati praticati prima di voi; non vi renderete impuri a causa di essi. Io sono il Signore,
    vostro Dio”».

    LEVITICO – 19

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla a tutta la
    comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono
    santo.
    3Ognuno di voi rispetti sua madre e suo padre; osservate i miei sabati. Io sono il Signore,
    vostro Dio.
    4Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore,
    vostro Dio.
    5Quando immolerete al Signore una vittima in sacrificio di comunione, offritela in modo da
    essergli graditi. 6La si mangerà il giorno stesso che l’avrete immolata o il
    giorno dopo; ciò che avanzerà ancora al terzo giorno, lo brucerete nel fuoco. 7Se
    invece si mangiasse il terzo giorno, sarebbe avariata; il sacrificio non sarebbe gradito.
    8Chiunque ne mangiasse, porterebbe la pena della sua colpa, perché profanerebbe
    ciò che è sacro al Signore. Quella persona sarebbe eliminata dal suo popolo.
    9Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino ai margini del campo,
    né raccoglierete ciò che resta da spigolare della messe; 10quanto alla tua vigna,
    non coglierai i racimoli e non raccoglierai gli acini caduti: li lascerai per il povero e per il forestiero. Io
    sono il Signore, vostro Dio.
    11Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del prossimo.
    12Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il
    Signore.
    13Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non
    tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo.
    14Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio.
    Io sono il Signore.
    15Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero
    né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. 16Non
    andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il
    Signore.
    17Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo
    prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. 18Non ti vendicherai e non
    serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore.
    19Osserverete le mie leggi.
    Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due specie di seme né porterai
    veste tessuta di due specie diverse.
    20Se un uomo ha rapporti con una donna schiava, ma promessa ad un altro uomo benché non
    sia stata ancora né riscattata né affrancata, dovrà pagare un risarcimento; i colpevoli
    però non saranno messi a morte, perché lei non era affrancata. 21L’uomo
    condurrà al Signore, all’ingresso della tenda del convegno, in sacrificio di riparazione, un ariete;
    22con questo ariete di riparazione il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio
    davanti al Signore, per il peccato da lui commesso, e il peccato commesso gli sarà perdonato.
    23Quando sarete entrati nella terra e vi avrete piantato ogni sorta di alberi da frutto, ne
    considererete i frutti come non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi: non se ne
    dovrà mangiare. 24Nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore,
    come dono festivo. 25Nel quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi; così essi
    continueranno a produrre per voi. Io sono il Signore, vostro Dio.
    26Non mangerete carne con il sangue.
    Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.
    27Non vi taglierete in tondo il margine dei capelli, né deturperai ai margini la tua
    barba. 28Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di
    tatuaggio. Io sono il Signore.
    29Non profanare tua figlia prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione
    e non si riempia di infamie.
    30Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.
    31Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate, per non rendervi
    impuri per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio.
    32Àlzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo
    Dio. Io sono il Signore.
    33Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete.
    34Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu
    l’amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Io sono il
    Signore, vostro Dio.
    35Non commetterete ingiustizia nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure
    di capacità. 36Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusta, hin giusto.
    Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto.
    37Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica.
    Io sono il Signore”».

    LEVITICO – 20

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Dirai agli Israeliti:
    “Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che dimorano in Israele darà qualcuno dei suoi figli
    a Moloc, dovrà essere messo a morte; il popolo della terra lo lapiderà.
    3Anch’io volgerò il mio volto contro quell’uomo e lo eliminerò dal
    suo popolo, perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloc, con l’intenzione di rendere impuro il
    mio santuario e profanare il mio santo nome. 4Se il popolo della terra chiude gli occhi quando
    quell’uomo dà qualcuno dei suoi figli a Moloc e non lo mette a morte, 5io
    volgerò il mio volto contro quell’uomo e contro la sua famiglia ed eliminerò dal suo popolo
    lui con quanti si danno all’idolatria come lui, prostituendosi a venerare Moloc.
    6Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini, per darsi alle superstizioni dietro a
    loro, io volgerò il mio volto contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo.
    7Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono il Signore, vostro Dio.
    8Osservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io sono il Signore che vi santifica.
    9Chiunque maledice suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maledetto suo
    padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui. 10Se uno commette adulterio con la
    moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi a morte.
    11Se uno ha rapporti con una moglie di suo padre, egli scopre la nudità del padre; tutti
    e due dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.
    12Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso
    una perversione: il loro sangue ricadrà su di loro.
    13Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio;
    dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.
    14Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un’infamia; si bruceranno con il
    fuoco lui e loro, perché non ci sia fra voi tale delitto.
    15L’uomo che si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete
    uccidere anche la bestia. 16Se una donna si accosta a una bestia per accoppiarsi con essa,
    ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte: il loro sangue ricadrà su di
    loro.
    17Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la
    nudità di lei e lei vede la nudità di lui, è un disonore; tutti e due saranno eliminati alla
    presenza dei figli del loro popolo. Quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella: dovrà
    portare la pena della sua colpa.
    18Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue mestruazioni e ne scopre la nudità,
    quel tale ha scoperto il flusso di lei e lei ha scoperto il flusso del proprio sangue; perciò tutti e due
    saranno eliminati dal loro popolo.
    19Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi
    lo fa scopre la sua stessa carne: tutti e due porteranno la pena della loro colpa.
    20Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due
    porteranno la pena del loro peccato: dovranno morire senza figli.
    21Se uno prende la moglie del fratello, è un’impurità; egli ha scoperto la
    nudità del fratello: non avranno figli.
    22Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica,
    perché la terra dove io vi conduco per abitarla non vi vomiti. 23Non seguirete le usanze
    delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò ho
    disgusto di esse 24e vi ho detto: Voi possederete il loro suolo; ve lo darò in
    proprietà. È una terra dove scorrono latte e miele. Io il Signore, vostro Dio, vi ho separato dagli
    altri popoli.
    25Farete dunque distinzione tra animali puri e impuri, fra uccelli impuri e puri e non vi
    contaminerete, mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho fatto separare come
    impuri. 26Sarete santi per me, poiché io, il Signore, sono santo e vi ho separato dagli
    altri popoli, perché siate miei.
    27Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno
    essere messi a morte: saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di loro”».

    LEVITICO – 21

    1Il Signore disse a Mosé: «Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, dicendo loro:
    “Un sacerdote non dovrà rendersi impuro per il contatto con un morto della sua parentela,
    2se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo padre, suo figlio, sua
    figlia, suo fratello 3e sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora maritata;
    per questa può esporsi all’impurità. 4Come marito, non si renda impuro per
    la sua parentela, profanando se stesso.
    5I sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, né si raderanno ai margini la barba
    né si faranno incisioni sul corpo. 6Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il
    nome del loro Dio, perché sono loro che presentano al Signore sacrifici consumati dal fuoco, pane del loro
    Dio; perciò saranno santi.
    7Non prenderanno in moglie una prostituta o una già disonorata, né una donna
    ripudiata dal marito. Infatti il sacerdote è santo per il suo Dio. 8Tu considererai
    dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il pane del tuo Dio: sarà per te santo,
    perché io, il Signore, che vi santifico, sono santo.
    9Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa
    con il fuoco.
    10Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo del quale è
    stato versato l’olio dell’unzione e ha ricevuto l’investitura, indossando le vesti sacre, non
    dovrà scarmigliarsi i capelli né stracciarsi le vesti. 11Non si avvicinerà
    ad alcun cadavere; non potrà rendersi impuro neppure per suo padre e per sua madre.
    12Non uscirà dal santuario e non profanerà il santuario del suo Dio,
    perché la consacrazione è su di lui mediante l’olio dell’unzione del suo Dio. Io sono
    il Signore.
    13Sposerà una vergine. 14Non potrà sposare né una vedova
    né una divorziata né una disonorata né una prostituta, ma prenderà in moglie una
    vergine della sua parentela. 15Così non disonorerà la sua discendenza tra la sua
    parentela; poiché io sono il Signore che lo santifico”».
    16Il Signore parlò a Mosé e disse: 17«Parla ad Aronne
    dicendo: “Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità
    potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio; 18perché nessun uomo che abbia
    qualche deformità potrà accostarsi: né un cieco né uno zoppo né uno sfregiato
    né un deforme, 19né chi abbia una frattura al piede o alla mano,
    20né un gobbo né un nano né chi abbia una macchia nell’occhio o la
    scabbia o piaghe purulente o i testicoli schiacciati. 21Nessun uomo della stirpe del sacerdote
    Aronne con qualche deformità si accosterà per presentare i sacrifici consumati dal fuoco in onore
    del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio.
    22Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante;
    23ma non potrà avvicinarsi al velo né accostarsi all’altare, perché
    ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li
    santifico”».
    24Così Mosé parlò ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.

    LEVITICO – 22

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla ad Aronne e ai
    suoi figli: trattino con rispetto le offerte sante degli Israeliti e non profanino il mio santo nome,
    perché sono offerte consacrate a me. Io sono il Signore.
    3Di’ loro: “Nelle generazioni future ogni uomo della vostra discendenza che si
    accosterà in stato di impurità alle offerte sante, consacrate dagli Israeliti in onore del Signore,
    sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.
    4Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le
    offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura
    a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali, 5oppure per chi toccherà
    un rettile che lo rende impuro o una persona che lo rende impuro, qualunque sia la sua impurità.
    6Colui che avrà avuto tali contatti resterà impuro fino alla sera e non
    mangerà le offerte sante prima di essersi lavato il corpo nell’acqua; 7dopo il
    tramonto del sole sarà puro e allora potrà mangiare le offerte sante, perché esse sono il
    suo cibo. 8Non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi
    impuro. Io sono il Signore. 9Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti
    porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver commesso profanazioni. Io sono il Signore che li
    santifico.
    10Nessun profano mangerà le offerte sante; né l’ospite di un sacerdote
    né il salariato potrà mangiare le offerte sante. 11Ma una persona che il
    sacerdote avrà comprato con il proprio denaro ne potrà mangiare, e così anche lo schiavo che
    gli è nato in casa: costoro potranno mangiare il suo cibo. 12Se la figlia di un
    sacerdote è sposata con un profano, non potrà mangiare del contributo delle offerte sante.
    13Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha
    figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del
    padre; ma nessun profano potrà mangiarne.
    14Se uno mangia inavvertitamente di un’offerta santa, darà al sacerdote il valore
    dell’offerta santa, aggiungendovi un quinto. 15I sacerdoti non profaneranno dunque le offerte
    sante degli Israeliti, che essi prelevano per il Signore, 16e non faranno portare loro il peso
    della colpa di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro offerte sante; poiché io sono il Signore
    che le santifico”».
    17Il Signore parlò a Mosé e disse: 18«Parla ad Aronne, ai
    suoi figli, a tutti gli Israeliti dicendo loro: “Chiunque della casa d’Israele o dei forestieri
    dimoranti in Israele presenterà la sua offerta, per qualsiasi voto o dono spontaneo, da presentare come
    olocausto in onore del Signore, 19per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza
    difetto, di bovini, di pecore o di capre. 20Non offrirete nulla con qualche difetto,
    perché non sarebbe gradito. 21Se qualcuno presenterà al Signore, in sacrificio di
    comunione, un bovino o un ovino, sia per adempiere un voto sia come offerta spontanea, la vittima, perché
    sia gradita, dovrà essere perfetta e non avere alcun difetto. 22Non presenterete in
    onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe
    purulente; non ne farete sull’altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
    23Un capo di bestiame grosso o minuto che sia deforme o atrofizzato, potrai offrirlo come dono
    spontaneo, ma non sarà gradito come sacrificio votivo. 24Non offrirete al Signore un
    animale con i testicoli ammaccati o contusi o strappati o tagliati. Tali cose non farete nella vostra terra
    25né prenderete dalle mani dello straniero alcuna di queste vittime per offrirla come
    cibo in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite a vostro
    favore”».
    26Il Signore parlò a Mosé e disse: 27«Quando
    nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni presso la madre;
    dall’ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore.
    28Non scannerete mucca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.
    29Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia
    gradito. 30La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne farete avanzare nulla fino
    al mattino. Io sono il Signore.
    31Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.
    32Non profanerete il mio santo nome, affinché io sia santificato in mezzo agli
    Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico, 33che vi ho fatto uscire dalla terra
    d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore».

    LEVITICO – 23

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla agli Israeliti
    dicendo loro: “Ecco le solennità del Signore, nelle quali convocherete riunioni sacre. Queste sono
    le mie solennità.
    3Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno
    di assoluto riposo e di riunione sacra. Non farete in esso lavoro alcuno; è un sabato in onore del Signore
    in tutti i luoghi dove abiterete.
    4Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi
    stabiliti.
    5Il primo mese, al quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua del
    Signore; 6il quindici dello stesso mese sarà la festa degli Azzimi in onore del Signore;
    per sette giorni mangerete pane senza lievito. 7Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non
    farete alcun lavoro servile. 8Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal
    fuoco. Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile”».
    9Il Signore parlò a Mosé e disse: 10«Parla agli Israeliti
    dicendo loro: “Quando sarete entrati nella terra che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al
    sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto. 11Il sacerdote eleverà il covone
    davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote lo eleverà il giorno dopo
    il sabato. 12Quando farete il rito di elevazione del covone, offrirete un agnello di un anno,
    senza difetto, per l’olocausto in onore del Signore, 13insieme a un’oblazione di
    due decimi di efa di fior di farina impastata con olio: è un sacrificio consumato dal fuoco,
    profumo gradito in onore del Signore; la libagione sarà di un quarto di hin di vino.
    14Non mangerete pane né grano abbrustolito né grano novello, prima di quel
    giorno, prima di aver portato l’offerta del vostro Dio. Sarà per voi una legge perenne, di
    generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
    15Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per il rito
    di elevazione, conterete sette settimane complete. 16Conterete cinquanta giorni fino
    all’indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una nuova oblazione. 17Porterete
    dai luoghi dove abiterete due pani, per offerta con rito di elevazione: saranno di due decimi di efa di
    fior di farina, e li farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore. 18Oltre
    quei pani, offrirete sette agnelli dell’anno, senza difetto, un giovenco e due arieti: saranno un olocausto
    per il Signore, insieme con la loro oblazione e le loro libagioni; sarà un sacrificio di profumo gradito,
    consumato dal fuoco in onore del Signore. 19Offrirete un capro in sacrificio per il peccato e
    due agnelli dell’anno in sacrificio di comunione. 20Il sacerdote presenterà gli
    agnelli insieme al pane delle primizie con il rito di elevazione davanti al Signore; tanto i pani quanto i due
    agnelli consacrati al Signore saranno riservati al sacerdote. 21Proclamerete in quello stesso
    giorno una festa e convocherete una riunione sacra. Non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi una
    legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
    22Quando mieterai la messe della vostra terra, non mieterai fino al margine del campo e non
    raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo lascerai per il povero e per il forestiero.
    Io sono il Signore, vostro Dio”».
    23Il Signore parlò a Mosé e disse: 24«Parla agli
    Israeliti dicendo: “Nel settimo mese, il primo giorno del mese sarà per voi riposo assoluto, un
    memoriale celebrato a suon di tromba, una riunione sacra. 25Non farete alcun lavoro servile e
    offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore”».
    26Il Signore parlò a Mosé e disse: 27«Il decimo giorno di
    questo settimo mese sarà il giorno dell’espiazione; terrete una riunione sacra, vi umilierete e
    offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. 28In quel giorno non farete alcun
    lavoro, poiché è il giorno dell’espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi davanti
    al Signore, vostro Dio. 29Ogni persona che non si umilierà in quel giorno sarà
    eliminata dalla sua parentela. 30Ogni persona che farà in quel giorno un qualunque
    lavoro io la farò perire in mezzo alla sua parentela. 31Non farete alcun lavoro.
    Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
    32Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete umiliarvi: il nono giorno del
    mese, dalla sera alla sera seguente, farete il vostro riposo del sabato».
    33Il Signore parlò a Mosé e disse: 34«Parla agli
    Israeliti dicendo: “Il giorno quindici di questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette
    giorni in onore del Signore. 35Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete
    alcun lavoro servile. 36Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del
    Signore. L’ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco.
    È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile.
    37Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per
    presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel
    giorno stabilito, 38oltre i sabati del Signore, oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti
    e tutte le offerte spontanee che presenterete al Signore.
    39Inoltre il giorno quindici del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra,
    celebrerete una festa del Signore per sette giorni; il primo giorno sarà di assoluto riposo e così
    l’ottavo giorno. 40Il primo giorno prenderete frutti degli alberi migliori, rami di
    palma, rami con dense foglie e salici di torrente, e gioirete davanti al Signore, vostro Dio, per sette giorni.
    41Celebrerete questa festa in onore del Signore, per sette giorni, ogni anno. Sarà per
    voi una legge perenne, di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese.
    42Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti i cittadini d’Israele dimoreranno in
    capanne, 43perché le vostre generazioni sappiano che io ho fatto dimorare in capanne gli
    Israeliti, quando li ho condotti fuori dalla terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro
    Dio”».
    44E Mosé parlò così agli Israeliti delle solennità del Signore.

    LEVITICO – 24

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Ordina agli Israeliti
    che ti portino olio puro di olive schiacciate per l’illuminazione, per tenere perennemente accesa la
    lampada. 3Aronne la disporrà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti
    alla Testimonianza, perché arda dalla sera al mattino davanti al Signore, sempre. Sarà per voi una
    legge perenne, di generazione in generazione. 4Egli disporrà le lampade sul candelabro
    d’oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore.
    5Prenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di
    due decimi di efa. 6Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d’oro
    puro davanti al Signore. 7Porrai incenso puro sopra ogni pila, perché serva da memoriale
    per il pane, come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 8Ogni giorno di sabato
    lo si disporrà davanti al Signore perennemente da parte degli Israeliti: è un’alleanza
    eterna. 9Sarà riservato ad Aronne e ai suoi figli: essi lo mangeranno in luogo santo,
    perché sarà per loro cosa santissima tra i sacrifici da bruciare in onore del Signore. È una
    legge perenne».
    10Ora il figlio di una donna israelita e di un Egiziano uscì in mezzo agli Israeliti, e
    nell’accampamento scoppiò una lite fra il figlio della donna e un Israelita. 11Il
    figlio della Israelita bestemmiò il Nome, imprecando; perciò fu condotto da Mosé. La madre
    di quel tale si chiamava Selomìt, figlia di Dibrì, della tribù di Dan.
    12Lo misero sotto sorveglianza, finché venisse una decisione dalla bocca del Signore.
    13Il Signore parlò a Mosé dicendo: 14«Conduci quel
    bestemmiatore fuori dell’accampamento; quanti lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la
    comunità lo lapiderà. 15Parla agli Israeliti dicendo:
    “Chiunque maledirà il suo Dio, porterà il peso del suo peccato. 16Chi
    bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà
    lapidare. Straniero o nativo della terra, se ha bestemmiato il Nome, sarà messo a morte.
    17Chi percuote a morte qualsiasi uomo, dovrà essere messo a morte.
    18Chi percuote a morte un capo di bestiame, dovrà risarcirlo: vita per vita.
    19Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto
    all’altro: 20frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si
    farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro.
    21Chi percuote a morte un capo di bestiame, dovrà risarcirlo; ma chi percuote a morte un
    uomo sarà messo a morte.
    22Ci sarà per voi una sola legge per il forestiero e per il cittadino della terra;
    poiché io sono il Signore, vostro Dio”».
    23Mosé parlò agli Israeliti ed essi condussero quel bestemmiatore fuori
    dell’accampamento e lo lapidarono. Così gli Israeliti fecero come il Signore aveva ordinato a
    Mosé.

    LEVITICO – 25

    1Il Signore parlò a Mosé sul monte Sinai e disse: 2«Parla
    agli Israeliti dicendo loro: “Quando entrerete nella terra che io vi do, la terra farà il riposo del
    sabato in onore del Signore: 3per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne
    raccoglierai i frutti; 4ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la
    terra, un sabato in onore del Signore. Non seminerai il tuo campo, non poterai la tua vigna.
    5Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dopo la tua mietitura e non vendemmierai
    l’uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra.
    6Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a
    te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e all’ospite che si troverà presso di te;
    7anche al tuo bestiame e agli animali che sono nella tua terra servirà di nutrimento
    quanto essa produrrà.
    8Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane
    di anni faranno un periodo di quarantanove anni. 9Al decimo giorno del settimo mese, farai
    echeggiare il suono del corno; nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra.
    10Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti
    i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella
    sua famiglia. 11Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né
    semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne
    non potate. 12Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete
    però mangiare il prodotto che daranno i campi.
    13In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà.
    14Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo,
    nessuno faccia torto al fratello. 15Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in
    base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di
    raccolto. 16Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto
    minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei
    raccolti. 17Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il
    Signore, vostro Dio.
    18Metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni, le adempirete e
    abiterete al sicuro nella terra. 19La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a
    sazietà e vi abiterete al sicuro. 20Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non
    semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?, 21io disporrò in vostro favore la mia
    benedizione per il sesto anno e la terra vi darà frutti per tre anni. 22L’ottavo
    anno seminerete, ma consumerete il vecchio raccolto fino al nono anno; mangerete del raccolto vecchio
    finché venga il nuovo.
    23Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete
    presso di me come forestieri e ospiti. 24Perciò, in tutta la terra che avrete in
    possesso, concederete il diritto di riscatto per i terreni.
    25Se il tuo fratello cade in miseria e vende una parte della sua proprietà, colui che ha
    il diritto di riscatto, cioè il suo parente più stretto, verrà e riscatterà
    ciò che il fratello ha venduto. 26Se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a
    procurarsi da sé la somma necessaria al riscatto, 27conterà le annate passate
    dopo la vendita, restituirà al compratore il valore degli anni che ancora rimangono e rientrerà
    così in possesso del suo patrimonio. 28Ma se non trova da sé la somma sufficiente
    a rimborsarlo, ciò che ha venduto rimarrà in possesso del compratore fino all’anno del
    giubileo; al giubileo il compratore uscirà e l’altro rientrerà in possesso del suo
    patrimonio.
    29Se uno vende una casa abitabile in una città cinta di mura, ha diritto al riscatto
    fino allo scadere dell’anno dalla vendita; il suo diritto di riscatto durerà un anno intero.
    30Ma se quella casa, posta in una città cinta di mura, non è riscattata prima
    dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà del compratore e dei suoi discendenti; il
    compratore non sarà tenuto a uscirne al giubileo. 31Però le case dei villaggi non
    attorniati da mura vanno considerate come parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate, e al giubileo il
    compratore dovrà uscirne.
    32Quanto alle città dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i leviti avranno il
    diritto perenne di riscatto. 33Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il
    compratore uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle
    città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti. 34Neppure campi
    situati nei dintorni delle città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà
    perenne.
    35Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria ed è inadempiente verso
    di te, sostienilo come un forestiero o un ospite, perché possa vivere presso di te.
    36Non prendere da lui interessi né utili, ma temi il tuo Dio e fa’ vivere il tuo
    fratello presso di te. 37Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto
    a usura. 38Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,
    per darvi la terra di Canaan, per essere il vostro Dio.
    39Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo
    lavorare come schiavo; 40sia presso di te come un bracciante, come un ospite. Ti servirà
    fino all’anno del giubileo; 41allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli,
    tornerà nella sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri.
    42Essi sono infatti miei servi, che io ho fatto uscire dalla terra d’Egitto; non debbono
    essere venduti come si vendono gli schiavi. 43Non lo tratterai con durezza, ma temerai il tuo
    Dio.
    44Quanto allo schiavo e alla schiava che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle
    nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. 45Potrete anche
    comprarne tra i figli degli stranieri stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra
    i loro figli nati nella vostra terra; saranno vostra proprietà. 46Li potrete lasciare in
    eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di
    schiavi. Ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, nessuno dòmini sull’altro con durezza.
    47Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti
    con lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia, 48dopo
    che si è venduto ha il diritto di riscatto: lo potrà riscattare uno dei suoi fratelli
    49o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei consanguinei della sua
    parentela o, se ha i mezzi per farlo, potrà riscattarsi da sé. 50Farà il
    calcolo con il suo compratore, dall’anno che gli si è venduto all’anno del giubileo; il prezzo
    da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un
    bracciante. 51Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il riscatto
    in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato; 52se rimangono
    pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo con il suo compratore e pagherà il prezzo del
    suo riscatto in ragione di quegli anni. 53Resterà presso di lui come un bracciante preso
    a servizio anno per anno; il padrone non dovrà trattarlo con durezza sotto i suoi occhi.
    54Se non è riscattato in alcuno di questi modi, se ne andrà libero l’anno
    del giubileo: lui con i suoi figli. 55Poiché gli Israeliti sono miei servi; essi sono
    servi miei, che ho fatto uscire dalla terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.

    LEVITICO – 26

    1Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete
    che nella vostra terra vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il
    Signore, vostro Dio.
    2Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.
    3Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica,
    4io vi darò le piogge al loro tempo, la terra darà prodotti e gli alberi della
    campagna daranno frutti. 5La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la
    vendemmia durerà fino alla semina; mangerete il vostro pane a sazietà e abiterete al sicuro nella
    vostra terra.
    6Io stabilirò la pace nella terra e, quando vi coricherete, nulla vi turberà.
    Farò sparire dalla terra le bestie nocive e la spada non passerà sui vostri territori.
    7Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada.
    8Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici
    cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. 9Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi
    e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi. 10Voi mangerete del
    vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete disfarvi del raccolto vecchio per far posto al nuovo.
    11Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò.
    12Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete mio popolo.
    13Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,
    perché non foste più loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa
    alta.
    14Ma se non mi darete ascolto e se non metterete in pratica tutti questi comandi,
    15se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica
    tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, 16ecco come io vi tratterò:
    manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi
    consumeranno la vita. Seminerete invano le vostre sementi: le mangeranno i vostri nemici.
    17Volgerò il mio volto contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi
    odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua.
    18Se nemmeno a questo punto mi darete ascolto, io vi castigherò sette volte di
    più per i vostri peccati. 19Spezzerò la vostra forza superba, renderò il
    vostro cielo come ferro e la vostra terra come bronzo. 20Le vostre energie si consumeranno
    invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno
    frutti.
    21Se vi opporrete a me e non mi vorrete ascoltare, io vi colpirò sette volte di
    più, secondo i vostri peccati. 22Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che
    vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade
    diventeranno deserte.
    23Se, nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a
    me, 24anch’io mi opporrò a voi e vi colpirò sette volte di più per i
    vostri peccati. 25Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi
    raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al
    nemico. 26Quando io avrò tolto il sostegno del pane, dieci donne faranno cuocere il
    vostro pane in uno stesso forno e il pane che esse porteranno sarà razionato: mangerete, ma non vi
    sazierete.
    27Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me,
    28anch’io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di
    più per i vostri peccati. 29Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la
    carne delle vostre figlie. 30Devasterò le vostre alture, distruggerò i vostri
    altari per l’incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e vi detesterò.
    31Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non
    aspirerò più il profumo dei vostri incensi. 32Devasterò io stesso la
    terra, e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. 33Quanto a voi, vi
    disperderò fra le nazioni e sguainerò la spada dietro di voi; la vostra terra sarà desolata
    e le vostre città saranno deserte.
    34Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo della desolazione, mentre voi
    resterete nella terra dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi
    sabati. 35Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso
    da voi con i sabati, quando l’abitavate.
    36A quelli che tra voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione nei
    territori dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si
    fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. 37Cadranno uno sopra
    l’altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri
    nemici. 38Perirete fra le nazioni: la terra dei vostri nemici vi divorerà.
    39Quelli che tra voi saranno superstiti si consumeranno a causa delle proprie colpe nei
    territori dei loro nemici; anche a causa delle colpe dei loro padri periranno con loro.
    40Dovranno confessare la loro colpa e la colpa dei loro padri: per essere stati infedeli nei
    miei riguardi ed essersi opposti a me; 41perciò anch’io mi sono opposto a loro e
    li ho deportati nella terra dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e sconteranno
    la loro colpa. 42E io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell’alleanza
    con Isacco e dell’alleanza con Abramo, e mi ricorderò della terra. 43Quando dunque
    la terra sarà abbandonata da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserta, senza di
    loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie
    leggi.
    44Nonostante tutto questo, quando saranno nella terra dei loro nemici, io non li
    rigetterò e non mi stancherò di loro fino al punto di annientarli del tutto e di rompere la mia
    alleanza con loro, poiché io sono il Signore, loro Dio; 45ma mi ricorderò in loro
    favore dell’alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dalla terra d’Egitto davanti alle
    nazioni, per essere loro Dio. Io sono il Signore”».
    46Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra
    sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosé.

    LEVITICO – 27

    1Il Signore parlò a Mosé e disse: 2«Parla agli Israeliti
    dicendo loro: “Se qualcuno vorrà adempiere un voto in onore del Signore, basandosi su valutazioni
    corrispondenti alle persone, 3eccone i valori: per un uomo dai venti ai sessant’anni, il
    valore è di cinquanta sicli d’argento, conformi al siclo del santuario; 4invece
    per una donna, il valore è di trenta sicli. 5Dai cinque ai venti anni, il valore
    è di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 6Da un mese a cinque
    anni, il valore è di cinque sicli d’argento per un maschio e di tre sicli d’argento per una
    femmina. 7Dai sessant’anni in su, il valore è di quindici sicli per un maschio e
    di dieci sicli per una femmina. 8Se colui che ha fatto il voto è troppo povero per
    pagare la somma fissata, dovrà presentare al sacerdote la persona consacrata con voto e il sacerdote ne
    farà la stima. Il sacerdote farà la stima in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il
    voto.
    9Se si tratta di animali che possono essere presentati in offerta al Signore, ogni animale
    donato al Signore sarà cosa santa. 10Non lo si potrà commutare, né si
    potrà sostituire un animale di qualità con uno difettoso né uno difettoso con uno di buona
    qualità; se tuttavia qualcuno sostituisse un animale all’altro, entrambi gli animali diverranno cosa
    sacra. 11Se invece si tratta di qualunque animale impuro, che non si può presentare come
    offerta al Signore, l’animale sarà portato davanti al sacerdote; 12egli
    valuterà se l’animale è in buono o cattivo stato e si starà al valore stabilito dal
    sacerdote. 13Ma se qualcuno lo vorrà riscattare, aggiungerà un quinto al valore
    fissato.
    14Se qualcuno vorrà consacrare la sua casa come cosa sacra al Signore, il sacerdote ne
    farà la stima secondo che essa sia in buono o in cattivo stato; si starà alla stima stabilita dal
    sacerdote. 15Se colui che ha consacrato la sua casa la vorrà riscattare,
    aggiungerà un quinto al prezzo della stima e sarà sua.
    16Se qualcuno vorrà consacrare al Signore un terreno del suo patrimonio, il suo valore
    sarà stabilito in proporzione alla semente: cinquanta sicli d’argento per un homer di seme
    d’orzo. 17Se consacra il suo campo dall’anno del giubileo, il prezzo resterà
    intero secondo la stima; 18ma se lo consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valuterà
    il prezzo in proporzione agli anni che rimangono fino al giubileo e si farà una detrazione dalla stima.
    19Se colui che ha consacrato il pezzo di terra lo vorrà riscattare, aggiungerà un
    quinto all’ammontare della stima e resterà suo. 20Se non riscatta il pezzo di
    terra e lo vende a un altro, non lo si potrà più riscattare; 21ma quel pezzo di
    terra, quando al giubileo il compratore ne uscirà, sarà sacro al Signore, come un campo votato allo
    sterminio, e diventerà proprietà del sacerdote. 22Se uno vorrà consacrare
    al Signore un pezzo di terra comprato, che non fa parte del suo patrimonio, 23il sacerdote
    valuterà l’ammontare del prezzo fino all’anno del giubileo; quel tale pagherà il giorno
    stesso il prezzo fissato, come cosa consacrata al Signore. 24Nell’anno del giubileo la
    terra tornerà a colui da cui fu comprata e del cui patrimonio faceva parte.
    25Ogni valutazione si farà sulla base del siclo del santuario: il siclo corrisponde a
    venti ghera.
    26Tuttavia nessuno potrà consacrare un primogenito del bestiame, il quale appartiene
    già al Signore, perché primogenito: sia esso di grosso bestiame o di bestiame minuto, appartiene al
    Signore. 27Se si tratta di un animale impuro, lo si riscatterà al prezzo di stima,
    aggiungendovi un quinto; se non è riscattato, sarà venduto al prezzo di stima.
    28Nondimeno, quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose
    che gli appartengono, persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né
    venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore.
    29Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere
    messa a morte.
    30Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo e dei frutti degli alberi,
    appartiene al Signore: è cosa consacrata al Signore. 31Se uno vuole riscattare una parte
    della sua decima, vi aggiungerà un quinto. 32Ogni decima del bestiame grosso o minuto,
    ossia il decimo capo di quanto passa sotto la verga del pastore, sarà consacrata al Signore.
    33Non si farà cernita fra animale migliore e peggiore, né si faranno
    sostituzioni; qualora però avvenisse una sostituzione, entrambi gli animali diverranno cosa sacra: non si
    potranno riscattare”».
    34Questi sono i comandi che il Signore diede a Mosé per gli Israeliti sul monte Sinai.

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